Cresce l'inflazione cittadina a marzo, e, a contribuire a questo dato, come informa l'Ufficio comunale di Statistica, sono state, rispetto al mese precedente, soprattutto le variazioni nella divisione Prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,5%), Abbigliamento e calzature (+0,9%), Mobili e articoli per la casa (+0,4%) e Servizi ricettivi e di ristorazione (+3,5%).
Nella divisione Prodotti alimentari, la variazione di -0,5% su base mensile è dovuta alle diminuzioni dei prezzi delle carni (-0,4%), della frutta (-3,5%) e dei vegetali (-2,1%); mentre pane e cereali sono in aumento dello 0,2%.
Nella divisione Abbigliamento e calzature, la variazione è dovuta all’aumento dei prezzi degli indumenti (+1,0%) e delle scarpe ed altre calzature (+0,4%).
Nella divisione Mobili e articoli per la casa, la variazione mensile (+0,4%) è il risultato degli aumenti dei servizi per la pulizia e la manutenzione della casa (+1,2%) e della diminuzione dei beni non durevoli per la casa (-0,5%).
Nella divisione Servizi ricettivi e di ristorazione sono in aumento i servizi di alloggio (+14,8% rispetto a febbraio 2014 e +5,3% rispetto a marzo 2013).
Per quanto riguarda il carrello della spesa, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori sono diminuiti di -0,2 rispetto al mese precedente e sono in aumento di +0,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
I prodotti a media frequenza di acquisto sono aumentati di +1,3% rispetto a febbraio 2014; quelli a bassa frequenza sono invariati rispetto a febbraio e diminuiti di -0,5% rispetto a un anno fa.
I beni, che pesano nel paniere per circa il 56%, hanno fatto registrare a marzo 2014 una variazione di -0,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I servizi, che pesano per il restante 44%, hanno fatto registrare una variazione annuale pari a +1,3%.
Scomponendo la macrocategoria dei beni, si trova che i beni alimentari registrano una variazione annuale pari a +0,9%. I beni energetici sono in diminuzione di -3,5% rispetto a marzo 2013. I tabacchi fanno registrare una variazione nulla rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
La componente di fondo (core inflation) che misura l’aumento medio senza tener conto di alimentari freschi e beni energetici è +1,0%. L’indice generale esclusi energetici è +0,9%.
La rilevazione si è svolta dal 1° al 21 del mese di marzo su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione sia alla distribuzione tradizionale, per complessivi 11.000 prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere. Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e direttamente dall'Istituto Nazionale di Statistica. I pesi dei singoli prodotti sono stabiliti dall'Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie e dai dati di contabilità nazionale.