Infermiere di famiglia e comunità, il consiglio regionale vota il rafforzamento

Firenze –  Il Consiglio regionale della Toscana ha recentemente approvato una mozione d’iniziativa PD (primo firmatario il consigliere Nicola Ciolini) sull’implementazione del modello assistenziale dell’ Infermiere di famiglia e di comunità e sul progetto di sperimentazione di un modello assistenziale innovativo del Fisioterapista di comunità.

Nel ricordare che la riorganizzazione del sistema di cure primarie messa in atto dalla Regione Toscana ha come punto di forza gli elementi costitutivi dell’Expanded Chronic Care Model, nel quale la gestione dei pazienti con una o più condizioni di cronicità è affidata a un team multiprofessionale nel quale operano i medici di medicina generale (MMG), l’infermiere di cure primarie, medici specialisti di riferimento per la patologia ed altri professionisti non medici in base a specifiche esigenze dell’assistito, la mozione ha sottolineato che, in conseguenza degli importanti cambiamenti organizzativi attuati  nel sistema delle cure primarie, è emersa la necessità di introdurre un “sistema assistenziale infermieristico orientato alla comunità capace di garantire un’azione snella e flessibile nella rilevazione dei bisogni, la continuità e l’adesione alle cure, la sorveglianza domiciliare e la presa in carico dell’individuo e della famiglia, con l’intento di evitare inutili ricoveri, favorire la deospedalizzazione, presidiare l’efficacia dei piani terapeutico-assistenziali, allo scopo di migliorare la qualità di vita della persona nel suo contesto di vita”.

La mozione individua poi alcuni concetti cardine come: estensività e prossimità, territorialità, accessibilità, equità, proattività ed intercettazione del bisogno  (la conoscenza della rete di servizi socio-sanitari, della comunità e del profilo di salute del territorio di riferimento permette all’IFC di intervenire con azioni di promozione della salute, monitoraggio degli assistiti assegnati, presa in carico tempestiva e follow up). 

Nel testo si sottolinea anche il forte impatto che l’emergenza sanitaria dovuta all’epidemia da Covid-19 ha prodotto sul sistema sanitario regionale della Toscana, situazione fronteggiata grazie alla professionalità ed allo spirito di sacrificio di tutto il personale del comparto, supportato dal terzo settore e dalle scelte organizzative assunte riguardo ai servizi ospedalieri e territoriali.

Quindi la mozione approvata dal  Consiglio regionale  impegna la  Giunta  ad attivarsi,  anche in considerazione dell’emergenza sanitaria in corso, affinché, alla luce dei risultati positivi raggiunti nelle realtà nelle quali è stato avviato, il modello assistenziale IFC superi la fase sperimentale e sia implementato fino a divenire un percorso strutturato nei servizi, in un’ottica di omogeneità delle prestazioni in ambito territoriale.a implementare il progetto di sperimentazione di un modello assistenziale innovativo del Fisioterapista di Comunità, già attivato nell’Azienda USL Toscana Centro, in tutto il territorio toscano, in collaborazione con il team multiprofessionale coordinato dal MMG, nell’ottica di una sanità d’iniziativa.

A questo proposito il Segretario regionale della Fap Acli Luigi Fanciulli ha preso atto con soddisfazione dell’approvazione della mozione che considera un passaggio rilevante per il sistema sanitario toscano. Fanciulli fa presente che l‘ Infermiere di famiglia e di comunità è un presidio importante sul territorio, particolarmente significativo per la popolazione anziana. Il Segretario regionale della Federazione Anziani e Pensionati delle Acli  aggiunge che questa implementazione guarda sia al presente- a seguito della grave emergenza sanitaria del Covid 19 -, sia al futuro in quanto l’aumento dell’aspettativa di vita e quindi della popolazione anziana (particolarmente accentuato in Toscana – e questo –sottolinea Fanciulli . è un dato positivo)pone problemi nuovi al sistema sanitario a cominciare da quelli legati alla cronicità. 

“Conseguentemente -conclude Fanciulli -anche il Fisioterapista di comunità appare una innovazione particolarmente significativa per la popolazione anziana”. 

 

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