Dai dati sull'obesità resi noti dall'Asl 11 a seguito dell'indagine condotta su un campione di 10 uomini e 21 donne di età compresa fra i 20 ed i 71 anni, non c'è certo da stare troppo tranquilli. Dopo la tradizionale giornata chiamata Obesity Day ed organizzata dall'Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica per la sensibilizzazione sul sovrappeso e la salute e da centinaia di centri di dietetica clinica di igiene degli alimenti e nutrizione di tutta Italia, da Empoli sono arrivati i risultati della compilazione dei questionari fatti pubblicare al campione interessato dall'indagine. Da questi è risultato che il 32% delle persone intervistate è in condizioni di obesità, mentre il 48% è sovrappeso e soltanto il 19% è risultata normopeso. Il 38% degli intervistati ha una sottostima dei propri problemi di peso, ritenendo di essere, se non in forma, almeno nella norma. Il 54% degli intervistati, invece, ha ritratto con correttezza la propria condizione fisica. Soltanto il 35%, però, ha dimostrato di essere a conoscenza del fabbisogno di calorie alimentari giornaliero corretto, ossia 800-2.200 kcal. Molti, infatti, ritengono che il fabbisogno necessario sia compreso in un range superiore. Quanto alla corretta alimentazione, invece, il 70% circa di coloro che hanno compilato il questionario hanno dimostrato di essere consapevoli che non occorre eliminare alcun alimento, ma soltanto ridurne le porzioni. Molti sono coloro che non assumerebbero farmaci per dimagrire, mentre quasi tutti (87%) sono consapevoli del valore della dieta mediterranea per combattere l'obesità. Quanto all'attività fisica, il 40% degli intervistati ha affermato di non farne per niente o quasi per niente, mentre il 35% ha dichiarato di farne poca e soltanto il 7% di effettuare con continuità un'attività sportiva.
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