Firenze – Il primo censimento delle testate giornalistiche online della Toscana verrà presentato martedì 17 giugno, per iniziativa del Corecom, nella Sala Gonfalone di Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio regionale. La ricerca, dal titolo “Spazi fluidi”, intende delimitare i confini del giornalismo digitale e si struttura in tre fasi. Nella prima viene fornita una definizione di tale giornalismo al fine di comprenderne meglio le potenzialità. Nella seconda si presenta il monitoraggio vero e proprio. La terza ed ultima fase, invece, è riservata alle dodici testate che, secondo i ricercatori, sono apparse più attive.
La ricerca è stata realizzata dal Corecom in collaborazione con l’Università di Firenze, l’Ordine dei Giornalisti e l’Associazione stampa toscana.
Dopo i saluti istituzionali fra cui spiccano quelli dei presidenti di Giunta e Consiglio regionale, Enrico Rossi ed Alberto Monaci, quelli del presidente della commissione Cultura Nicola Danti e del presidente del Corecom Sandro Vannini, i risultati del censimento saranno illustrati da Carlo Sorrentino dell’Università di Firenze. A seguire, si svolgerà la tavola rotonda cui parteciperanno, fra gli altri, la consigliera del Corecom Letizia Salvestrini, il presidente regionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli, quello dell’Associazione stampa Paolo Ciampi. Le conclusioni saranno del sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito del Consiglio regionale (www.consiglio.regione.toscana.it) e live tweeting a cura dell’Agenzia di informazione della Giunta.
Su questa iniziativa abbiamo rivolto alcune domande al presidente del Corecom Sandro Vannini
Quali sono gli obiettivi di questo convegno ?
Ricordo solo per motivazioni di corretto inquadramento istituzionale che il Corecom Toscana ha sostanzialmente tre linee di operatività: le funzioni proprie ossia le attività di supporto agli organi elettivi regionali (Consiglio regionale e Giunta Regionale); le diverse funzioni che gli sono state, in questi anni, delegate da AGCOM Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni; le funzioni amministrative affidate dal Ministero dello Sviluppo Economico – dipartimento delle telecomunicazioni per quanto concerne i contributi ministerili all’emittenza locale. L’iniziativa di martedì 17 giugno rientra nelle funzioni proprie; infatti, il censimento della web press presente nel territorio toscano è un obiettivo che è stato espressamente richiesto dalla quinta commmisione consiliare regionale.
L’evento si struttura in tra fasi Quali ?
La prima fase prevede le considerazioni dei referenti istituzionali sui risultati del censimento, importanti gli interventi, pertanto, del presidente della Giunta Regionale Enrico Rossi, del presidente del consiglio regionale Alberto Monaci, del rappresentante della quinita commissione consiliare regionale, del commissario Antonio Nicita dell’Agcom. Segue la seconda fase di presentazione del censimento curato dal docente Carlo Sorrentino dell’Università degli Studi di Siena e dai suoi collaboratori. Infine una terza fase interattiva con una tavola rotanda in sala con la presenza di molti direttori delle testate giornalistiche della nostra regione e un tavolo di dibattito virtuale in considerazione della live tweeting a cura dell’agenzia di informazione della Regione Toscana con hashtag #toscanonlive.
Le testate on line sono dunque un settore strategico dell’informazione?
Rappresentano un valore aggiunto che decisamente unisce e non divide l’ampio offerta informativa.
Quanto è importante il coinvolgimento dei lettori?
Il coinvolgimento dei lettori è importante, tanto che abbiamo deciso di effettuare non solo una diretta streaming ma anche la sopra ricordata live tweeting. Mi preme ricordare che l’evento è in collaborazione con l’ordine dei Giornalisti della Toscana, Assostampa e dig.it. E’ da loro che sono venuti importanti suggerimenti per un evento che sia non solo per addetti ai lavori ma interativo anche con i lettori.
Ma anche qui c’è da superare un digitale divide?
Un certo indice di digital divide è sempre presente per i lettori di età più avanzata ma è un processo che non può essere messo in discussione. Le testate on line sono immediatamante sulle notizie e anche i lettori meno giovani si stanno organizzando, anche con piacere, a questa realtà.