Roselle (Grosseto) – Incontri teatrali del terzo tipo nell’anfiteatro romano di Roselle. La carenza di custodi ha costretto Francesco Tarsi e la sua compagnia di attori a sospendere le tradizionali serate shakesperiane nello scenario degli scavi dell’antica città etrusco -romana vicino a Grosseto. Per segnalare tuttavia che si tratta solo di uno stop momentaneo, al direttore della Associazione culturale Polis è venuto in mente di dedicare esibizioni per piccoli selezionati gruppi di spettatori.
Così l’attrice Caterina Genta e il musicista Luigi Parravicini hanno dato vita a due performance: una tratta da una composizione del poeta Alberto Caramella dedicata all’imperatrice bizantina Teodora, moglie di Giustiniano e un’altra tratta dalle “Città invisibili” di Italo Calvino. Lo stesso Tarsi ha letto alcuni brani di opere di Caramella.
Intanto l’Estate Rosellana si è spostata all’Antica Città di Cosa di Ansedonia dove la compagnia mette in scena la commedia del Bardo “Tutto è bene quello che finisce bene” con la regia di Tarsi (21 e 22 agosto, ore 19). Seguita poi dalla rappresentazione “Troia, splendore e caduta di una città” su testi dei grandi poeti classici e di Shakespeare (23,24,25 agosto ore 19).
Nella foto: Caterina Genta e Luigi Parravicini