Inciucione QuirinaleMarini: cattiva la prima. Vagito Rodotà. Pd verso la scissione

Un voto anche per il conte Mascetti, protagonista del film "Amici miei"

Al termine della prima votazione, il possibile frutto dell’inciucio Pd-Pdl (con appoggio di Lega e montiani), ha dato vita ad un aborto. L’ex leader della Cisl, nonché ex presidente del Partito popolare, Franco Marini (già Presidente del Senato) non ce l’ha fatta: 521 voti non sufficienti a garantirsi la poltrona che fino al 15 maggio sarà di Giorgio Napolitano.

Ieri sera, dopo che i maggiorenti del Pd avevano deciso di far convogliare i voti su Marini, la base del partito è praticamente sbottata in una rivolta senza precedenti, con manifestazioni di piazza e pubblici roghi di tessere di partito. Uno scenario apocalittico per il Pd che va oltre le più nere previsioni e che potrebbe davvero essere il preludio della scissione.

http://youtu.be/KqeEGyEc-bc

Stefano Rodotà, candidato grillino, ha invece ottenuto 240 voti e molti parlamentari Pd hanno sicuramente preferito votare lui rispetto a Marini. Ma il vecchio “lupo marsicano” (80 anni suonati), al secolo Franco Marini, potrebbe risorgere dalle proprie ceneri al termine delle prossime votazioni. Staremo a vedere. Probabile anche che l’eventuale elezione di Marini (non proprio rispondente alle esigenze di ringiovanimento e svolta chieste a gran voce dai cittadini) possa segnare un distacco ancora più marcato tra le istituzioni e i cittadini e tra i vertici dei partiti e l’elettorato

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