Firenze – Sono più sicure le strade toscane, secondo i dati riguardanti gli incidenti stradali presentati stamattina dall’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Vincenzo Ceccarelli. Ma, a fronte di un calo importante (-4,7%) dei sinistri sulle strade toscane, si conferma anche per la nostra regione l’inquietante dato dell’accresciuta gravità degli incidenti che si verificano nei capoluoghi toscani, all’interno del tessuto urbano.
I dati generali invece, che riguardano il confronto fra il 2015 e il 2014, segnalano una Toscana in controtendenza rispetto al trend nazionale. In diminuzione il numero dei feriti e degli esiti mortali, tanto che dai dati del Sistema integrato regionale per la sicurezza stradale (Sirss) emerge un generale miglioramento della sicurezza stradale in controtendenza con il trend nazionale, che vede il numero delle vittime in crescita del + 1,4%, mentre le diminuzione di sinistri e feriti, pur avvenendo, presenta percentuali nettamente inferiori a quelle toscane. La diminuzione si estende anche al numero degli incidenti in città, dove tuttavia, come sottolineato, l’aumento della mortalità è pari al +10% sulle strade urbane. Anche in questo caso la Toscana è in controtendenza rispetto al dato nazionale, dove i decessi aumentano soprattutto sulle autostrade e sulle strade extraurbane.
“I dati Sirss – spiega Ceccarelli – ci mostrano una Toscana dove negli ultimi 8 anni i morti sulle strade regionali sono più che dimezzati. Un dato che ci conforta e ci consente di dire che le politiche per la sicurezza stradale sembrano funzionare e contribuire a limitare numero e danni degli incidenti, anche se resta da fare ancora molto a 360°. Per quanto ci riguarda, vogliamo continuare a lavorare per migliorare ulteriormente la sicurezza delle nostre strade e per questo stiamo per varare un nuovo bando da 3,5 milioni per i Comuni che vogliamo eliminare alcuni punti critici della viabilità”. Con l’aiuto delle rilevazioni compito del Sirss, spiega l’assessore, “possiamo renderci conto dove accadono gli incidenti, dove si trovano le criticità, e quindi capire dove è più necessario e urgente intervenire”. Le modalità di intervento toccano tre punti fondamentali: la condotta di chi guida, il veicolo e l’infrastruttura, ovvero le condizioni e la pericolosità delle strade. Fattori su cui la Regione Toscana è in prima fila: “nonostante le note difficoltà dei bilanci pubblici, è in prima linea nel miglioramento infrastrutturale – dice ancora Ceccarelli – abbiamo anche promosso iniziative di educazione ‘culturale’ alla sicurezza stradale. I frutti di questo costante impegno iniziano a vedersi e mi auguro che la tendenza attuale venga confermata anche in futuro”.
Ed ecco i dati del 2015 in sintesi: in Toscana ci sono stati 15.863 incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno provocato 247 morti e 20.957 feriti; la diminuzione dei sinistri rispetto al 2014 è del 4,7% (-791 in valore assoluto), i feriti del 5,0% (-1.094) e i decessi dell’1,2% (-3), a fronte di un dato nazionale dove crescono per la prima volta dal 2001 le vittime (+1,4%), mentre numero degli incidenti e dei feriti cala ma in maniera molto inferiore: rispettivamente -1,4% e -1,7%; a livello provinciale, sono in aumento le vittime nelle Province di Lucca (+19), Firenze (+6), Livorno (+2) e Pistoia (+1); gli incidenti in città sono meno numerosi, ma più gravi: nei Comuni capoluogo toscani è in aumento il numero delle vittime (+7 rispetto al 2014), nonostante una diminuzione del 3,6% degli incidenti, tendenza confermata anche a livello nazionale, dove il numero di morti nelle aree urbane dei grandi Comuni aumenta dell’8,6%; il dato sull’aumento della gravità degli incidenti in città è confermato anche dalla distribuzione delle vittime: la mortalità è aumentata sulle strade urbane (+12 morti rispetto al 2014, +10%) e sulle autostrade (+3 vittime, +13%), mentre è diminuita sulla strade extraurbane (-20 casi, – 19%). Sulle strade regionali i dati parlano di 14 morti, meno della metà rispetto ai 32 del 2014. A livello nazionale, invece, nell’ultimo anno i decessi sono aumentati sulle autostrade (+6,3%) e sulle strade extraurbane (+1,9%), mentre sono diminuiti sulle urbane (-0,7%). Esaminando il numero di incidenti in Toscana, si nota che la diminuzione si dispiega su tutte le tipologia di strada: -692 sulle strade urbane, -99 sulle autostrade, -2 sulle strade extraurbane.
Parlando delle modalità, il tipo di incidente più frequente è lo scontro frontale-laterale tra veicoli in marcia, seguito dal tamponamento. Quelli che causano più vittime però, sono l’investimento di pedone e la fuoriuscita. Per quanto riguarda i comportamenti sbagliati che causano incidenti, i più frequenti sono il mancato rispetto della segnaletica, della precedenza, guida distratta e velocità troppo elevata. Proprio guida distratta e velocità sono le cause principali della maggior parte degli incidenti mortali.
A livello di genere, predominante il numero di vittime della strada maschi, pari al 78%, mentre per quanto riguarda i feriti, il rapporto maschi/femmine tende a riequilibrarsi (58%-42%). La maggior parte delle vittime sono inoltre classificate come “utenti vulnerabili”, cioè pedoni e conducenti o passeggeri di veicoli a due ruote. Costituiscono il 61% dei morti per incidente stradale in Toscana nel 2015. La percentuale nazionale è invece del 50%. Nei casi in cui l’investimento di un pedone porta alla morte, le vittime sono soprattutto persone anziane: nel 2015 il 64% aveva più di 70 anni. Aumentano i morti fra i ciclisti +27%, mentre calano le vittime tra i conducenti e passeggeri di ciclomotori (-27,3%), moto (-3,2%) e auto (-7%).
Infine, un dato di carattere sociale: le ore notturne sono quelle a maggior rischio per le fasce di età comprese tra i 15 e i 24 anni. Oltre la metà dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni morti in incidenti stradali nel 2015, sono deceduti in incidenti notturni.