Firenze – Si terrà il 12 aprile prossimo l’udienza preliminare che riguarda l’inchiesta conosciuta come inchiesta Keu, svolta dalla DDA fiorentina sul traffico illecito di rifiuti nello smaltimento di scarti tossici delle concerie (ovvero, il Keu), e per il coinvolgimento di aziende riconducibili alla ‘ndrangheta. E ci sarà, come parte civile, il Movimento Consumatori Toscana.
“Abbiamo deciso di costituirci parte civile – si legge in una nota dell’associazione – nel processo per l’inchiesta sullo smaltimento illecito del Keu. Questo componente, che sembra tanto lontano dalle nostre vite, in realtà potrebbe essere ovunque, persino nelle case che abitiamo. Al di là della vicenda giuridica ci preme ricordare come la Regione Toscana abbia stanziato ben 15 milioni per procedere con le bonifiche e che tali somme di denaro siano state rese disponibili al commissario Vadalà. Ma siamo davvero sicuri che il keu si trovi solamente nei distretti oggetto di bonifica? Chi ci dice che questo prodotto non abbia raggiunto anche le case dei consociati? Speriamo che il Commissario abbia effettuato una ricostruzione dei siti in cui è presente il keu”.
Il Movimento Consumatori affronta anche altri due nodi: il primo, il resoconto dell’impiego delle risorse regionali, il secondo la reale diffusione del Keu oltre all’area di stretta attinenza. Il primo profilo verrà posto direttamente al commissario Vadalà, il secondo dovrà essere valutato attentamente, dal momento che, come rileva il Movimento richiamando esempi come “la strada provinciale 7 a Terranuova Bracciolini (Arezzo), il lotto V Empoli-Castelfiorentino strada Regionale 429, Val d’Elsa, nel comune di Empoli e la situazione al Green Park di Pontedera (Firenze)” è necessario procedere rapidamente.
“Situazioni di questo genere – conclude la nota – devono essere affrontate con decisione e celerità sia per la salvaguardia dell’ambiente che per la tutela della salute delle persone, non accettiamo compromessi che potrebbero costare la vita degli individui”.