Firenze – Il Tar della Toscana stoppa l’inceneritore di Case Passerini, nel comune di Sesto Fiorentino, annullando l’atto con cui la Città metropolitana di Firenze aveva dato il via libera alla struttura che dovrebbe sorgere al limitare di Firenze. A comunicarlo è uno dei legali che hanno “confezionato” il ricorso contro la contestatissima opera, Claudio Tamburini. Il ricorso era stato presentato da Wwf, Italia Nostra e Forum ambientalista (al quale si sono unite in corso d’opera altre sigle ed anche il Comune di Sesto Fiorentino).
“I magistrati amministrativi hanno stabilito di annullare l’autorizzazione unica, provvedimento con il quale si poteva dare il via ai lavori, riscontrando illegittimità nella procedura – spiega Tamburini – in sintesi, non è stato coinvolto il Comune di Sesto, con il quale doveva essere stilato secondo le norme un accordo di copianificazione, ed invece questo ruolo è stato completamente ignorato”.
“Accogliamo con enorme soddisfazione la notizia dell’accoglimento da parte del TAR del ricorso delle associazioni, dei comitati e del Comune di Sesto Fiorentino sulla realizzazione dell’inceneritore di Case Passerini annullandone l’autorizzazione unica” dichiarano Tommaso Fattori e Paolo Sarti consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra.
”In sintesi si sancisce che sono state forzate le normative, che per realizzare eventualmente l’inceneritore prima si deve fare il parco dei boschi della Piana fiorentina, così come da protocollo d’intesa, e che il progetto degli impianti contrasta con gli strumenti urbanistici del Comune di Sesto, illegittimamente non coinvolto inun accordo di copianificazione”.