Firenze – Sono già 243 gli incendi in Italia dall’inizio del 2022. Negli ultimi 15 anni la media è stata di 263 per l’intera stagione delle fiamme. Ad oggi sono bruciati 27.704 ettari, contro una media storica doppia pari a quasi 54000 ettari. E il 2021? Una vera e propria annata record, con 150 mila ettari bruciati da 659 incendi. I dati arrivano in tempo reale e in modalità open access dal portale dell’European Forest Fire Information System della Commissione Europea (https://effis.jrc.ec.europa.eu/), fruibile da qualunque cittadino interessato a conoscere la situazione nel nostro continente attraverso le “firenews” e i vari report annuali.
“Le informazioni – spiega Gherardo Chirici, Direttore del Laboratorio di Geomatica Forestale del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Firenze – vengono da un sistema di monitoraggio satellitare creato nell’ambito del programma Europeo di osservazione della terra COPERNICUS. Basta solo un po’ di pratica per prenderci la mano”.
La stagione degli incendi, dunque, non è ancora al suo culmine, e il 2022 si prospetta ancora una volta come un’annata particolarmente difficile. “Il quadro emerso – prosegue Chirici – ci dice che si tratta di molti incendi, ma di piccola estensione, e questo credo si debba alla preparazione ancora più meticolosa da parte degli addetti antincendio, pronti a fronteggiare la fortissima siccità in arrivo. Gli incendi vengono contrastati fin dai primissimi istanti e quindi non hanno il tempo di espandersi”.
Osservando le mappe, gli incendi attivi più preoccupanti in questo momento risultano essere quelli in Friuli Venezia Giulia, al confine con la Slovenia, a sud di Gorizia. “In effetti si tratta di varie aree, l’incendio è partito il 19 luglio. Si superano complessivamente i 3200 ettari percorsi”. Altro fronte monitorato dal Laboratorio di Geomatica, è quello a nord ovest di Lucca, iniziato anch’esso il 19 luglio e che ha percorso fino ad oggi quasi 1000 ettari