Solamente il 18 gennaio, con un cartoncino di invito, il Presidente della Corte d’Appello di Firenze Fabio Massimo Drago e il Sindaco Matteo Renzi hanno invitato i componenti del Consiglio dell’Ordine degli avvocati alla inaugurazione del nuovo palazzo di Giustizia.
Questo ed altro scrive l’avvocato Sergio Paparo, presidente dell’Ordine, in due lettere indirizzate una a Drago e Renzi e l’altra al Ministro Paola Severino.
Un’assenza doverosa, come la definisce lo stesso Paparo, che chiede contemporaneamente un incontro al Ministro durante la giornata del 23. Doverosa “non potendo accettare che l’Ordine forense sia considerato alla stregua di uno dei tanti soggetti, seppur autorevoli, ai quali, certo più tempestivamente, è stato rivolto analogo invito”.
Gli avvocati si sentono, continua Paparo nella sua lettera, soggetti essenziali della Giurisdizione, in virtù di quanto sancito dalla Costituzione, e dunque non ospiti ma membri del palazzo di Giustizia.
Sarebbe stato auspicabile quindi un coinvolgimento diretto ed una partecipazione più attiva ad “un evento che la città di Firenze e l’avvocatura fiorentina attendono da oltre un secolo”.