Firenze – Alle 21 :00 la prima italiana di Last Hijack (L’ultimo arrembaggio) di Tommy Pallotta e Femke Wolting, un documentario che ripercorre la scelta di un gruppo di giovani somali che non riescono a sopravvivere a causa della povertà del territorio e, attraverso gli assalti alle navi e alle petroliere, trovano una importante fonte di arricchimento. Il regista segue in particolare la storia del loro capo Mohamed, con uno sguardo empatico.
Last Hijack affronta un tema interessante, quello della pirateria somala, che tuttavia meriterebbe di essere trattato con maggiore complessità. La questione della pirateria somala si inserisce infatti in un contesto politico particolarmente difficile qual è quello del Corno d’Africa. Né la guerra civile, né il ruolo del terrorismo affiorano nel film, che sceglie di raccontare una storia decontestualizzata, scelta rafforzata dall’inserimento di sequenze animate. L’uso dell’animazione su questo tema non è del resto nuovo. Già nel cartone animato South Park la pirateria somala era stata raccontata in chiave satirica. Inedita è invece la prospettiva, l’idea cioè di raccontare la pirateria dal punto di vista dei pirati e delle loro comunità. Questo non giustifica però la disattenzione nei confronti della storia e della geopolitica, né ci sembra che contribuisca particolarmente a rovesciare il punto di vista occidentale su questa realtà. In rete i registi hanno predisposto anche una parte interattiva che comprende interviste alle vittime della pirateria, che, non dimentichiamolo, è un’attività criminale che prevede il ricorso alle armi e l’uccisione di civili. L’intento di sviluppare un documentario di tipo nuovo non ci pare giustificare la scelta di espellere dal film anche questa dimensione.