Sono una decina i punti di interesse lungo il sentiero reso agibile dal lavoro dei volontari dell'associazione Valle Lune, che hanno riportato alla luce, ripulendo da terra e vegetazione, ampi tratti della vecchia viabilità sulle montagne pistoiesi, di cui i comuni di San Marcello Pistoiese e Piteglio sono ricchi.
Mercoledì 11 gennaio, i sindaci dei due centri montani hanno ufficialmente visitato il tracciato, che ora è agevolmente percorribile da appassionati e cultori del trekking archeologico-naturalistico.
“Mi ha molto colpita il tratto di strada lastricata, circa 300 metri posti sul nostro comune -ha commentato Carla Strufaldi, sindaco di San Marcello Pistoiese-. Il lavoro effettuato dall'associazione Valle Lune è lodevole, dimostra la passione dei volontari per il loro territorio. L'amministrazione dovrà trovare il modo di valorizzare questo impegno insieme con gli altri comuni montani”.
“Quanto fatto dall'associazione Valle Lune è l'embrione di un'attività che va portata avanti -ha dichiarato Claudio Gaggini, sindaco di Piteglio- inserendolo in un progetto complessivo di sviluppo culturale e turistico ecosostenibile, ci stiamo lavorando. La rete viaria storica è già nota anche agli stranieri, ma occorre valorizzare tutte le risorse presenti sul territorio. Altrimenti si rischia che quanto fatto ritorni ad essere sepolto”.
Ampliare la rete delle vie riscoperte, che è l'obiettivo dell'associazione Valle Lune. Anche per favorire l'afflusso turistico nei mesi invernali, quando la mancanza di neve riduce sulle nostre montagne il numero delle presenze legate allo sci.
“La nostra prossima tappa è rendere il percorso agibile fino al medioevale Castel di Mura, nei pressi di Lancisa nel comune di San Marcello -ha detto Fabiano Fini, presidente dell'associazione Valle Lune-. In tutto dieci chilometri che arriveranno quasi al confine con l'Emilia. Continueremo nel nostro lavoro di studio e ricerca, nonché nel lavoro vero e proprio di ripulitura e sistemazione dei percorsi. L'impegno è tanto e contiamo che i comuni di Piteglio e San Marcello continuino a sostenerci. Intanto ci stiamo attrezzando per far visitare a toscani, italiani e stranieri i sentieri ritrovati”.
Sul percorso sono state riportate alla luce ampi tratti di pavimentazione con le pietre delle strade originarie (acciottolato), risalenti a diversi periodi storici, circa il 15% del totale.
MAMMIANO – Borgo di supposta origine romana. Nel medioevo castello a difesa della valle della Lima, più volte conteso dalle truppe di Castruccio Castracani. La chiesa romanica di S. Biagio è stata oggetto di rifacimenti nel XVI e XVIII secolo. In prossimità della chiesa si trova l’edificio della Compagnia del SS. Sacramento, risalente al XVII secolo.
MAMMIANO BASSO (LE FERRIERE) – Uno dei principali centri siderurgici della Magona, alla fine del XVIII secolo aveva tre ferriere: di Cima, di Mezzo, di Fondo. Di quest’ultima sono tuttora visibili, in prossimità del Ponte della Benedetta, il bottaccio e le trombe idroeoliche.
PONTE DELLA BENEDETTA – Di origine probabilmente medioevale.
PONTE SOSPESO – Costruito nel 1922 è uno dei ponti pedonali più lungo d’Europa. Misura circa 220 metri ed è alto, nel tratto che attraversa il torrente Lima, circa 40 metri.
TORRE DI RIMANDO – Infrastruttura che contribuiva al funzionamento di alcuni macchinari posti nella ferriera. Sulla cima della torre era posta una grande puleggia di ferro. Più a valle la forza dell’acqua faceva girare un’altra puleggia che trasmetteva il movimento, tramite un cavo d’acciaio, alla torre di rimando e da qui ad un’altra ruota posta sul tetto della Ferriera di Mezzo.
IL BOSCO RITROVATO – Incantevole giardino botanico di interesse turistico, naturalistico e didattico, si prefigge di valorizzare la flora autoctona della Montagna Pistoiese.
IL VOLANO – Cavo d’acciaio, residuo di un vecchio “volano”, ingegnoso sistema di sfruttamento, anche in questo caso, dell’energia prodotta dall’acqua. Funzionava come una moderna funivia. A valle, sul greto del fiume, un contenitore veniva riempito con la sabbia, a monte, un altro contenitore era riempito di acqua, facendo scendere il contenitore con l’acqua, saliva quello con la sabbia.
IL SASSO CHE FUMA – In Pian del Ceppone si trova un grosso monolite di arenaria che secondo la credenza popolare in alcune circostanze emette del fumo o vapori.
I PONTI E LE DOGANE – Oltre al Ponte di Castruccio (XIV secolo) e alle Vecchie Dogane merita una visita il vicino ponte sulla Torbecchia (anch’esso molto antico) ed il relativamente più recente Ponte sulla Lesina.
RECINTO 'SACRO'. Sito archeologico Rio delle Lame, in località Podere Fontana, nel comune di Piteglio, dove l'associazione Valle Lune ha ripulito e portato alla luce, in uno spiazzo delimitato da mura, dieci strutture alte oltre un metro a forma rettangolare e circolare, costruite con grossi massi di arenaria.