Inaugurato il 782° anno accademico dell’Università di Siena

Siena – Si è tenuta oggi, 24 novembre, l’inaugurazione del 782° anno accademico dell’Università di Siena, la prima del mandato del Rettore Roberto Di Pietra, entrato in carica a inizio novembre.

La cerimonia è stata aperta, nell’Aula Magna del palazzo del Rettorato, dal corteo accademico e il saluto  dei Goliardi senesi. Il Rettore Roberto Di Pietra ha illustrato i progetti in corso, ed ha focalizzato l’attenzione sull’Università di Siena: «è un’organizzazione “molto” complessa; siamo oltre 1.500 tra docenti e personale tecnico-amministrativo e abbiamo 17.000 studentesse e studenti di cui oltre 1.500 internazionali. Le organizzazioni complesse non procedono per salti, cesure o svolte improvvise. Esse mettono in atto processi di cambiamento che per dispiegarsi pienamente richiedono tempo, gradualità, persistenza. Le organizzazioni complesse per loro natura, più che per rispondere a norme, devono “programmare” le loro attività in un orizzonte temporale di lungo termine».

Il Rettore ha poi parlato del futuro che si sta delineando e dei progetti che coinvolgono l’Università di Siena per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): «I progetti del PNRR per l’Università di Siena e per le imprese coinvolte – ha aggiunto il professor Di Pietra – significano complessivamente la possibilità di investire in attività di ricerca e attrezzature un totale di circa 60 milioni di Euro in tre anni. Complessivamente negli spoke e nelle forme di affiliazione saranno coinvolti circa 200 docenti dell’Ateneo con la possibilità di avviare contratti di ricerca, in varie forme, per un totale di almeno 50 giovani ricercatori e ricercatrici». Partecipazioni che impongono all’Ateneo di effettuare investimenti che lascino in eredità risultati tangibili e duraturi.

È passato poi a tratteggiare le fasi del suo programma di mandato 2022-2028, e condensato nel claim #Unisi2030. «Siamo un Ateneo statale. Questo significa che siamo consapevoli del nostro radicamento nella città di Siena e nei territori dove sono presenti le sue sedi, Arezzo, Grosseto e San Giovanni Valdarno. Nel contempo, siamo consapevoli che la nostra prospettiva debba essere quella di attrarre studentesse e studenti a livello nazionale e internazionale; che dobbiamo essere capaci di attrarre risorse per la ricerca da bandi competitivi nazionali e internazionali; che nell’esercizio della terza missione dobbiamo essere capaci di un visione ampia nelle attività di brevettazione, di creazione di spin-off, di public engagement; che nell’erogazione delle attività assistenziali dell’AOUS possiamo essere capaci di un’attrattività di livello ultraregionale. L’essere un Ateneo statale significa inoltre che non possiamo che muoverci nell’alveo di valori che devono caratterizzare l’attività di ogni Università – a maggior ragione se pubblica – e quindi in coerenza con i solidi e mai mediabili valori della nostra Carta costituzionale».

Al termine della sua relazione il Rettore Roberto Di Pietra ha dichiarato aperto il 782° anno accademico dell’Università di Siena.

Dopo la relazione del Rettore si sono tenuti gli interventi della rappresentante delle Studentesse e degli Studenti, Rosalia Selvaggi e l’intervento della rappresentante del Personale tecnico amministrativo e bibliotecario, Francesca Fabbri.

La prolusione inaugurale è stata tenuta dal professor Lorenzo Fattorini, ordinario del dipartimento di Economia politica e statistica, che ha parlato su “La diversità ecologica, le abbondanze, la ricchezza di specie: le avventure di uno statistico tra i naturalisti”.

Ha preso poi la parola l’ospite d’onore della cerimonia il professor Alberto Mantovani, presidente della Fondazione Humanitas per la Ricerca, che è intervenuto su “Immunità e infiammazione come metanarrazione della medicina contemporanea”.

Ha concluso la cerimonia il neo costituito Coro di Ateneo, diretto dalla professoressa Elisabetta Miraldi, che ha intonato il Gaudeamus Igitur e altre armonie dal loro repertorio.

Nella foto il rettore Roberto Di Pietra con Alberto Mantovani

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