“Reggiano per sempre”. Centro di Reggio Emilia: il tratto conclusivo di via Guasco, prospicente il Palazzetto dello Sport e recentemente sistemato, da oggi diventa Largo Bryant, in onore del campione dell’NBA – basket – scomparso tragicamente a 41 anni insieme alla sua adorata Gianna (di 13) esattamente un anno fa in un incidente in elicottero in California. Il celebre cestista trascorse alcuni anni della sua infanzia giocando nelle giovanili della Pallacanestro Reggiana, quando il padre Joe era giocatore professionista nella prima squadra reggiana, allora Cantine Riunite. Il programma di una giornata di eventi per celebrare l’indimenticato fuoriclasse e il suo affetto – ricambiato ovunque e da tutti, non solo dagli appassionati di pallacanestro – per la nostra città.
Oggi, a Reggio Emilia, una piazza della città è stata intitolata – prima iniziativa di questo tipo nel mondo, a quanto risulta – all’indimenticabile campione della Nba, Kobe Bryant, e a sua figlia Gianna, “reggiani per sempre”.
Scomparso tragicamente insieme alla figlia il 26 gennaio di un anno fa, Kobe era da sempre legato a Reggio Emilia. È qui infatti che trascorse alcuni anni della sua infanzia giocando nelle giovanili della Pallacanestro Reggiana, quando il padre Joe era giocatore professionista nella prima squadra reggiana, allora Cantine Riunite.
Lo spazio intitolato a Kobe e Gianna Bryant è la nuova piazza creata di recente nella città emiliana a seguito di un intervento di riqualificazione urbana realizzato dal Comune, nel tratto conclusivo di via Guasco, prospiciente il Palazzetto dello Sport.
A Reggio Emilia Kobe, impareggiabile guardia tiratrice, ebbe opportunità di perfezionarsi nella tecnica e nello stile del basket italiano e ricambiò il mondo della pallacanestro affermandosi – dalle sue due stagioni 1989-90 e 1990-91 con la formazione giovanile dei Biancorossi della Città del Tricolore ai 20 anni nella Nba con i Los Angeles Lakers – quale campione indiscusso sia di sport, sia di umanità: Bryant ha lasciato un grande segno di qualità sportiva e di affetto nella comunità.
Quello spazio, nel centro storico della città – divenuto pedonale e arricchito da nuovi alberi uno dei quali, un Ginkgo biloba, è stato di recente piantato e dedicato al campione e a sua figlia – da oggi si chiama Largo Kobe e Gianna Bryant.
Alla cerimonia di intitolazione – sobria, per assicurare il rispetto delle norme anti-Covid – sono intervenuti il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e il presidente della Camera di commercio Stefano Landi, in rappresentanza della Pallacanestro Reggiana. Con loro, erano presenti alcuni amici del campione. L’iniziativa è realizzata con il patrocinio dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia.
Scoperta la targa di intitolazione, nel corso della cerimonia è stata inaugurata la mostra fotografica en plein air “Reggiano Forever”, con maxi immagini dedicate a momenti di sport e vita di Kobe Bryant a Reggio Emilia, realizzata dalla Fondazione per lo sport del Comune di Reggio Emilia in collaborazione con ‘Sdt-Scuola di Tifo’, nell’ambito del progetto ‘Sport For Change’ dalla Regione Emilia-Romagna.
La mostra è dotata di Qr Code da cui si possono ascoltare narrazioni della vita del campione, grazie alle voci del videomaker e conduttore radiofonico di Radio Deejay Gianluca Gazzoli, di Andrea Menozzi e Mauro Cantarella che furono allenatori di Kobe, dell’attrice Eleonora Giovanardi, di Max Collini, voce degli Offlaga Disco Pax e di Spartiti. I testi sono stati curati da Raffaele Ferraro, fondatore della celebre pagina facebook dedicata al mondo del basket, ‘La Giornata Tipo’. La regia podcast è di Giacomo Iotti.
Sarà possibile reperire e ascoltare le narrazioni anche collegandosi al sito sportareggio.it della Fondazione per lo sport.
Nella stessa giornata di oggi, 26 gennaio, alle ore 18, nel Palazzetto dello Sport di Reggio Emilia, il campione di Basket reggiano Nicolò Melli, protagonista della Nba quale ala dei New Orleans Pelicans, Luigi Gigi Datome, capitano della nazionale di Basket italiana e ala della Olimpia Milano, i protagonisti del podcast Gianluca Gazzoli, Eleonora Giovanardi, Max Collini, Raffaele Ferraro e altri amici del grande cestista scomparso, racconteranno il legame di Kobe Bryant con la città di Reggio Emilia nell’evento streaming Reggiano Forever – Reggio Emilia ricorda Kobe Bryant.
L’incontro potrà essere seguito in diretta ai seguenti link del Comune di Reggio Emilia:
www.youtube.com/comunereggioemiliaofficial/live
www.facebook.com/cittadireggioemilia/live
Nella notte la fontana di fronte al Teatro Municipale ‘Romolo Valli’ e gli archi dei ponti di Santiago Calatrava sono stati illuminati di giallo e viola, i colori dei Los Angeles Lakers.
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BREVI NOTE BIOGRAFICHE – Kobe Bryant è stato un cestista statunitense (Filadelfia 1978 – Calabasas, California, 2020). Giocatore dei Los Angeles Lakers, si è aggiudicato cinque campionati statunitensi (2000-01-02-09-10). Considerato uno dei più forti giocatori di tutti i tempi, è stato eletto per quattro volte miglior atleta della Nba (National basketball association). Ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 e di Londra nel 2012. Con la Nazionale statunitense ha partecipato ai Fiba Americas Championship 2007, vincendo anche in questo caso la medaglia d’oro. E’ stato il primo giocatore Nba a militare nella stessa squadra per 20 stagioni.
Nel 2016 si è ritirato dall’attività agonistica.
Figlio d’arte, ovvero del celebre cestista Joe Bryant, e nipote da parte di madre di un altro protagonista del Basket americano, Chubby Cox, Kobe Bryant è cresciuto cestisticamente in Italia, dove ha imparato i fondamentali europei. Giovanissimo, in Italia al seguito del padre, iniziò a formarsi nel Basket a Rieti, Reggio Calabria, Pistoia, per poi approdare e consolidarsi, iniziando a esprimere a pieno il proprio talento, a Reggio Emilia, nella formazione giovanile della Pallacanestro Reggiana, nella quale militò nelle stagioni 1989-90 e 1990-91.
Disse in proposito: “Ho cominciato lì a giocare ed era fantastico, perché ho imparato prima di tutto i fondamentali. Credo che la maggior parte dei ragazzini in America imparino subito a palleggiare in modo creativo. In Italia, ti insegnano i veri fondamentali e non le stupidaggini”.
Attore dagli anni Novanta di serie televisive e cortometraggi, produttore e sceneggiatore, nel 2018 con l’autobiografico Dear Basketball (2017) si è aggiudicato insieme a Glen Keane il Premio Oscar per il miglior cortometraggio animato; è dello stesso anno il testo autobiografico The Mamba mentality: how I play (2018; tradotto in italiano lo stesso anno).