Arezzo, 03 maggio 2011- Fino a qualche anno fa sarebbe sembrata pura fantascienza. Invece, all’ospedale San Donato di Arezzo il robot Da Vinci ha operato per un tumore una donna di ventisei anni al quinto mese di gravidanza. L’eccezionale intervento, eseguito dall'équipe del primario di chirurgia Fabio Sbrana, col primario di ginecologia Giuseppe Cariti, con l’assistenza del direttore della rianimazione Claudia Recine e degli infermieri del gruppo robotico coordinati da Maurizio Bechi, è stato eseguito in Italia per la prima volta.
La giovane donna era stata ricoverata ad aprile nel reparto di ginecologia dell’ospedale di Arezzo dopo la scoperta del tumore alla ghiandola surrenale destra. Data la resistenza del tumore alle cure con i farmaci e le preoccupanti condizioni di salute sia della donna che del feto, i medici aretini hanno deciso di procedere con l’intervento.
L’operazione, avvenuta nel pomeriggio di lunedì 2 maggio, è durata circa due ore e mezza ed ha avuto un buon esito. Mentre si attende il risultato dell’esame istologico per accertare la natura del tumore, i parametri vitali della donna stanno riacquisendo i normali livelli postoperatori, come spiega Claudia Racine, responsabile del reparto di rianimazione in cui è ricoverata la paziente.
La chirurgia robotica ha compiuto passi da gigante negli ultimi anni. Esercitata dal 2000 in Italia, è passata dal primo robot Zeus, limitato solo ad alcune operazioni, al nuovo robot Da Vinci, estremamente preciso ed utilizzabile in molti tipi di interventi, tra cui l’asportazione di tumori. Al San Donato, ospedale ai primi posti per l’innovazione nel campo della chirurgia robotica a livello mondiale, l’utilizzo del robot Da Vinci è stato decisivo in un’operazione resa ancora più delicata dallo stato di avanzata gravidanza della donna.
