De professio fidei sive de abiura: da libro a ebook e ritorno
Ovvero l’elaborazione del processo di conversione all’ebook (lettore di libri digitali), con finale a sorpresa (non troppo a dire il vero).
Cominciamo? Sei pronta?
Si, sono pronta. Cominciamo!
Sai che i libri digitali costano di meno? Credi nel risparmio?
Certo, ci credo!
Credi sia giusto smettere di alimentare nuova e nuova polvere negli scaffali della tua libreria?
Credo!
Credi all’ottimizzazione degli spazi?
Sarebbe fantastico! Credo!
Credi nelle nuove tecnologie?
Perbacco! Ah, mi scusi.. Credo!
Rinunci dunque all’acquisto dei libri e passi alla lettura dei digitali su ebook?
Rinuncio!
Rinunci a sfogliare pagina a pagina?
Rinuncio.
Rinunci a inserire ritagli di giornale, fiori, scontrini di viaggi e quant’altro in quel che leggi, per poi ritrovarli tra le pagine come piccoli doni dopo anni?
Ehm… rinuncio!
Rinunci a sottolineare le righe delle frasi che ti colpiscono?
Si beh, lo facevo poi a matita eh… Rinuncio (uffa).
Rinunci a imprimere cerchi da tazza bollente sulle letture che non ti piacciono e che usi come presine?
Era un modo per dimostrare il mio spregio, ma rinuncio!
Rinunci all’odore di colla?
Si, si! Rinuncio (quando finisce sta tortura??!?!)!
Rinunci a precipitarti fuorisamente indietro – frustando le pagine – quando ti ricordi qualcosa tutt’a un tratto?
Evvabeh rinuncio pure a questo!
Rinunci ad accarezzare con gli occhi la pila delle letture quando si forma sul comodino?
Rinun…
(sempre più incalzante…) Rinunci a scrivere la data di lettura sul frontespizio, ad accarezzare con due dita il ritmo delle coste quando sono ben disposti tutti in fila?
Eh no eh!! Adesso basta. E’ troppo. Non rinuncio a un bel niente. Non è paritario questo scambio, troppe rinunce. Faccia pure con gli altri: io vado ad accendere una luce bassa, scaldo l’acqua della tisana, giro pagine, ci metto dentro il naso e mi auguro che tutti loro mi perdonino, anche solo per averlo pensato. Mi scusi se le ho fatto perdere tempo. Arrivederci.