Arriva il reddito di solidarietà in Emilia-Romagna. Nel bilancio 2016 la giunta regionale guidata da Stefano Bonaccini ha stanziato i fondi per un assegno mensile destinato alle famiglie più povere. Trentasette milioni di euro erano già stati stanziati dal governo Renzi per il sostegno al reddito delle famiglie più disagiate: la giunta ha sostanzialmente raddoppiato la cifra, in attesa di vedere approvata la legge regionale per l’introduzione del reddito di solidarietà che dovrebbe andare in aula entro l’estate. Quando sarà pienamente a regime il sussidio potrà contare su un budget complessivo di 75 milioni di euro.
Il reddito di solidarietà, ha annunciato Bonaccini, «diventerà un intervento strutturale per tutta la legislatura». Si calcola che la misura potrà riguardare una platea tra i 20 e i 35mila soggetti: verosimilmente l’assegno sarà di qualche centinaio di euro al mese. «Oggi – ha precisato il sottosegretario alla presidenza della Regione, Andrea Rossi – apriamo un percorso, quindi non abbiamo ancora deciso i parametri e le caratteristiche dei beneficiari, ma parliamo comunque di famiglie in condizione di povertà assoluta in base all’Istat».
Il bilancio regionale 2016 non prevede aumenti di tasse. E’ inoltre previsto l’azzeramento dell’Irap per gli enti socio-assistenziali. La regione prova anche a dare una spinta al welfare coprendo con 20 milioni di euro le imposte a carico delle Asp e del privato sociale che opera nei servizi alla persona. La manovra è di circa 12 miliardi, in gran parte assorbiti dalla Sanità. A disposizione ci sono otto miliardi, ma dal governo potrebbero arrivare altri 72 milioni .
L’ente si è dovuto anche far carico dei dipendenti delle ex province: dall’1 gennaio saranno 1.202 quelli assorbiti da Regione e Arpa. «Abbiamo a bilancio le risorse per garantirli, non ci saranno esuberi nella nostra Regione», assicura in proposito Petitti. Dopo circa un mese di confronto in assemblea legislativa e con le forze sociali il bilancio 2016 andrà in aula per l’approvazione entro Natale.