In corteo contro la decisione della Reggiana. In piazza le femministe e le donne del Pd

Corteo cittadino contro l’acquisto granata di Portanova: in testa alcune associazioni femministe e le donne del Pd. Il caso spacca la città. Sotto il comunicato delle donne del Pd:

“Viviamo in un contesto storico e culturale che ancora non ha fatto i conti con il suo grado di patriarcato e maschilismo e lo riversa tutto sulla pelle delle donne. Ne sono l’esempio le innumerevoli donne uccise nei contesti famigliari, le recenti sentenze che calcolano il tempo di un abuso sessuale per renderlo più o meno accettabile, dimenticandosi completamente del consenso di chi sta subendo la violenza, o ancora, la colpevolizzazione delle donne che subiscono violenza perché erano vestite in “modo provocante” o sotto sostanze stupefacenti.
Il mondo dello sport, soprattutto del calcio che ha molto seguito nel nostro paese e dove i suoi giocatori diventano un modello per molte persone di tutte le età, non può far finta che tutto questo non esista o che sia di poca importanza.
Lo sport fa parte degli stili di vita sani, è un contenitore che permette a tantissimi e tantissime giovani di uscire dal loro contesto famigliare e confrontarsi con i propri pari, di poter esprimere sé stessi, è una valvola di sfogo e una scuola di vita.
Il giocatore Portanova ha ricevuto una condanna di 6 anni in primo grado per stupro di gruppo, nella sentenza, come scrive la giudice Ilaria Cornetti, ha abusato di una donna il cui “dissenso è stato sin da subito, e per tutta la durata del rapporto sessuale di gruppo, evidente e manifesto” questo è un fatto.
Ben consapevoli che esistono altri 2 gradi di giudizio per arrivare a una condanna definitiva, riteniamo che la scelta della Società Reggiana Calcio si stata avventata. Si poteva attendere i tre gradi di giudizio e poi valutare un possibile ingaggio. Se questo non è accaduto ci spinge a pensare che la scelta sia stata solo ed esclusivamente opportunistica. Questo rende ancora più grave la situazione.
Denunciare una violenza e più nello specifico uno stupro, è una delle cose più difficili da affrontare nella vita di una persona. I movimenti delle donne lavorando da anni per sostenere le donne vittime di violenza e aiutarle nel percorso di denuncia. Davanti a questa ennesima situazione di delegittimazione di un reato gravissimo come lo stupro, per di più di gruppo, non possiamo stare in silenzio ed essere indifferenti.
Bene hanno fatto le assessore Curioni per lo sport e Rabitti per le Pari Opportunità a uscire pubblicamente e ricordare che “a Reggio Emilia la cultura, la sensibilità e la consapevolezza della nonviolenza, del contrasto alla violenza maschile sulle donne, della parità tra i generi e dei diritti umani e civili sono fortemente radicate e condivise da questa Amministrazione comunale e dai cittadini.”
La Conferenza delle donne democratiche aderirà al Sit in indetto dalle compagne di Non Una Di Meno che si tiene venerdì 21 luglio, ore 20.30 in piazza Prampolini”.

Conferenza Donne Democratiche Reggio Emilia

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