In carrozza: 8 milioni di euro dal Pnrr per rinnovare il parco mezzo pubblici

Il Pnrr ci elargisce più di 8 milioni di euro per rinnovare il nostro parco mezzi pubblici così almeno loro non contribuiranno al tasso di inquinamento dell’aria cittadina ormai da maschera antigas

8.027.620 euro. È questa la somma che il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile ha assegnato al Comune di Reggio Emilia con il recente decreto di riparto del finanziamento del Pnrr, ossia il Piano nazionale di ripresa e resilienza, elargito ad alcuni Comuni italiani per il rinnovo delle flotte autobus dedicate al traposto pubblico locale. Un obiettivo, questo, da raggiungere grazie all’acquisto di veicoli a cosiddetta “energia pulita”, in particolare a trazione elettrica o alimentati a idrogeno: le risorse saranno utilizzabili anche per la realizzazione delle relative infrastrutture di supporto all’alimentazione.

L’acquisto dei mezzi e la loro messa in servizio, prefissata per almeno 11 nuovi autobus, è il risultato che è stato fissato dal Pnrr con il finanziamento per Reggio Emilia, quando definitivamente assegnato, entro il 2026.
Il raggiungimento di questo traguardo è dato da una somma di fattori: Reggio Emilia è infatti rientrata fra le 31 città di medie dimensioni capoluogo di provincia e, in questa categoria, è fra quelle che hanno ottenuto il punteggio percentuale più alto, base su cui è stata determinata la somma da assegnare. Punteggio e somma analoghi sono stati assegnati anche a Modena, Parma e Brescia.
La disposizione del finanziamento della somma avverrà con un nuovo decreto in seguito alla conferma del progetto dell’Amministrazione comunale al Ministero, in collaborazione con la società di trasporto pubblica Seta, ossia la Società Emiliana Trasporti Autofiloviari delle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza, in seguito alla comunicazione dei dettagli degli interventi in cui impiegare le risorse, a cominciare dalla scelta fra elettrico e idrogeno. Le risorse saranno poi trasferite, come da convenzione, dal Comune a Seta per la realizzazione del progetto, dagli acquisti dei mezzi alla messa in esercizio dell’attività.

Reggio Emilia, analogamente alle altre 30 città individuate dal decreto ministeriale, beneficia del contributo del Pnrr anche per essere una città rientrante in un’area geografica ad alto inquinamento di Pm10, valore che indica l’inquinamento atmosferico, e di Biossido di azoto, tipica sostanza inquinante dell’aria esterna originata prevalentemente dal traffico veicolare e tra i più comuni inquinanti dell’aria indoor.
Tra le operazioni che rientrano fra le misure acquisite per migliorare la salubrità, l’ambiente urbano e il territorio extraurbano è proprio la dotazione di mezzi pubblici nuovi, costruiti con tecnologie aggiornate e alimentati con energia pulita, la più significativa. Il riparto delle risorse nazionali ha coinvolto anche le città metropolitane e quelle capoluogo di regione o di provincia autonoma che non sono città metropolitane, oltre alle 31 città di medie dimensioni.

Ci sono dei requisiti imprescindibili per quanto riguarda i mezzi da acquistare: gli autobus dovranno obbligatoriamente essere corredati da idonee attrezzature per l’accesso ed il trasporto di persone a mobilità ridotta, dovranno essere dotati di un conta-passeggeri attivo indipendentemente dall’eventuale rilevazione con la validazione elettronica dei titoli di viaggio, disporre di dispositivi per la localizzazione, insieme alla predisposizione per la validazione elettronica, e per la videosorveglianza, equipaggiati poi di tutti i dispositivi di protezione del conducente secondo le modalità previste dalla Regione o dalla provincia autonoma in cui si trova il comune beneficiario, con l’aggiunta della dotazione di sistemi di areazione e climatizzazione dei veicoli.
Gli eventuali ulteriori attrezzaggi, comprese le strutture porta biciclette o quanto appartenga alla filiera della mobilità, possono essere ammessi al finanziamento nella misura massima del 5% del costo complessivo del veicolo.

“Un ottimo punto di partenza per riqualificare l’ambiente urbano e la qualità del trasporto pubblico: il riconoscimento di questo contributo da parte del governo è un grande risultato – ha dichiarato il sindaco di Reggio Luca Vecchi -. Crescita, benessere sociale ed economico vengono qui conciliati con l’innovazione, l’economia circolare, la diminuzione dell’impatto ambientale delle attività umane, la difesa dell’ambiente e la sostenibilità declinata nel servizio pubblico di mobilità urbana. Queste sono le strategie di fondo del Piano nazionale di ripresa e resilienza, tutte comprese nel provvedimento. In particolare, il miglioramento della qualità dell’aria è un obiettivo costante dell’Amministrazione comunale, nonché una delle problematiche più avvertite dalla sensibilità dei reggiani all’interno di un contesto climatico e geografico che complica il contrasto all’inquinamento, com’è appunto quello della Pianura Padana, comportando un ristagno dell’aria e la concentrazione delle polveri. In una condizione così diventa vincolante l’impegno collettivo necessario a cambiare le nostre quotidiane abitudini di vita, utilizzando in misura maggiore i mezzi di spostamento meno inquinanti o non inquinanti per proseguire sulla strada della sostenibilità: il nuovo trasporto pubblico locale avrà una grande risonanza in questo senso”.

“Ci impegniamo in modo proficuo per quanto riguarda la promozione e lo sviluppo della ciclabilità e del trasporto pubblico come contrasto ai cambiamenti climatici attraverso strategie e azioni specifiche anche in tema di mobilità urbana – ha proseguito l’assessora alle Politiche per la Sostenibilità e la Mobilità, Carlotta Bonvicini -. Il trasporto pubblico a Reggio Emilia non vanta i numeri delle grandi città ma ha registrato un incremento significativo degli utenti negli ultimi anni. Una rinnovata flotta di bus, più confortevole per i passeggeri e dotata di tecnologie innovative che prevedono alimentazioni a basso impatto, è sicuramente un cambiamento fondamentale per il progressivo miglioramento della qualità dell’aria e, complessivamente, di tutta la nostra area urbana.

Reggio Emilia è caratterizzata da un nucleo urbano attorno cui gravitano diverse frazioni e comuni limitrofi, con un pendolarismo considerevole verso il capoluogo. È necessario, quindi, potenziare l’offerta di trasporto pubblico per continuare nell’evoluzione affidandosi però ai mezzi sostenibili in grado di intercettare ed essere alternativa ai mezzi privati, considerevolmente più inquinanti.
Scegliere un trasporto pubblico innovativo e sostenibile è uno sforzo primario che le città devono affrontare aiutate, ora, dal sostegno del governo. Nuove scelte strategiche concertate e condivise fra città e regioni saranno affiancate alle scelte attuali, in particolare in Pianura Padana, per realizzare azioni efficaci e generalizzate nel segno della sostenibilità e del contrasto all’emergenza climatica.
Insieme a Seta sceglieremo nei prossimi giorni se optare per l’acquisto di mezzi elettrici o a idrogeno sulla base delle tecnologie disponibili o acquisibili e delle caratteristiche della nostra mobilità”.

“Seta mantiene quotidianamente il proprio impegno per garantire il diritto alla mobilità e la continuità del servizio di trasporto pubblico a beneficio dei cittadini di questi territori anche nonostante l’attuale situazione di oggettiva difficoltà dovuta alle conseguenze dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia – ha concluso Antonio Nicolini, presidente dell’azienda trasporti Seta -. Dobbiamo investire nell’innovazione, nella qualità e nella sostenibilità ambientale per rilanciare il ruolo del trasporto pubblico nell’auspicato e pieno ritorno alla normalità.
Rinnovare la flotta è per noi il punto da cui partire nel breve e nel medio termine per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Il Piano di investimenti triennale di Seta prevede per il bacino di Reggio Emilia lo stanziamento di oltre 30 milioni di euro entro il 2023 per la sostituzione di 82 mezzi, di cui 21 extraurbani già in servizio dal 2021, al fine di raggiungere nel minor tempo possibile la completa sostenibilità ambientale della flotta urbana.
Già entro la fine del 2022 si vedrà l’arrivo dei primi nuovi autobus ibridi di ultima generazione che uniscono elettrico e metano: è proprio questo ulteriore finanziamento del Comune, insieme ai contributi del Pnrr, che consentirà di proseguire in questa direzione evolutiva in modo rapido ed efficace”.

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