In attesa di ristoro…ora le imprese chiuse si attendono direttamente sul conte corrente i risarcimenti dal Governo. A Reggio circa 3500

Il Governo assicura indennizzi congrui alle imprese costrette a chiudere direttamente sul conto corrente (c’è chi attende ancora i “ristori” di 5-6 mesi fa). Mentre a Reggio e provincia sarebbero a rischio altre 3500 attività almeno

Si tiene martedì il Consiglio dei ministri chiamato a vare il decreto ristoro, nel quale il governo inserirà gli indennizzi per le categorie più colpite dalle misure restrittive del Dpcm in vigore da oggi. Si attende, nelle prossime ore, la convocazione ufficiale del Cdm.

Le imprese che dovranno chiudere totalmente avranno un contributo a fondo perduto maggiore di quelle che invece abbasseranno la serranda alle 18. Il Governo poi lavora al rifinanziamento “generale complessivo” della cassa integrazione con altre 18 settimane. La misura dovrebbe essere inserita nel decreto Ristoro che sarà pronto nelle prossime ore o nelle prossime misure della legge di bilancio. Ci saranno inoltre nel decreto Ristoro indennizzi per gli stagionali e per i lavoratori dello spettacolo oltre al rifinanziamento del Rem per una mensilità.

Le aziende interessate dai ristori “sono molte, sono più di 300 mila, forse 350 mila, tutte le aziende ed esercizi pubblici che sono oggetto delle restrizioni introdotte dal Dpcm”, ha detto il ministro Roberto Gualtieri al Tg1. “Sappiamo di chiedere un sacrificio importante e necessario a contenere il virus e quindi per tutti costoro ci saranno questi indennizzi che sono solo una parte delle misure – ha aggiunto – Poi avremo per tre mesi il credito di imposta sugli affitti, l’eliminazione della rata Imu e poi naturalmente la cig per i lavoratori e l’indennità di 1000 euro per i collaboratori”.

Per quelli che non hanno fatto domanda o con fatturato superiore ai 5 milioni di euro che inseriamo ci sarà una domanda da fare e quindi ci sarà qualche settimana in più per avere l’erogazione che comunque sarà entro l’anno”, ribadisce il ministro Roberto Gualtieri. Per chi aveva già fatto domanda in precedenza invece, ha spiegato, sarà facile ricevere questi soldi, perché “verranno erogati automaticamente”.

Intanto a Reggio Emilia e provincia sono 3.459 (il 7,2% del totale delle imprese provinciali) le attività interessate dal nuovo Dpcm entrato in vigore oggi che penalizza ristoranti e bar, palestre e centri sportivi e cinema e teatri. Ben 2.643 sono attività di ristorazione, (mense, bar, gelaterie e pasticcerie), mentre 168 sono di alloggio (alberghi, affittacamere, bed and breakfast, campeggi). 

Significativo il numero anche delle attività sportive e divertimento (473) e di quelle ricreative, artistiche e di intrattenimento (135 in totale in provincia), mentre 13 sono i cinema e 27 le attività legate al gioco e alle scommesse.

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