Era già stato arrestato e condannato con sentenza definitiva per usura, ma è finito ancora una volta nei guai a causa di un controllo della Guardia di finanza. L’uomo, un ex imprenditore edile reggiano, ha nascosto al fisco ricavi per 11,8 milioni – con n mancato versamento dell’Iva di 1,2 milioni – parte dei quali proveniente anche dall’attività di usura. Si tratta di una cifra talmente alta da superare le soglie di punibilità stabilite dalla legge. Le Fiamme gialle lo hanno incastrato grazie all’analisi dei flussi finanziari effettuata sui conti personai, oltre che su quelli della sua ditta (ora non più in attività) in cui operava nel campo dell’edilizia, per trovare traccia dell’enorme cifra sottratta alla tassazione.
Negli anni oggetto di indagine, l’uomo non aveva mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi, eccezion fatta per l’anno di imposta 2005. In questo caso, l’imprenditore aveva compilato i documenti necessari, ma solo per ottenere 20.600 euro da una società finanziaria. Il prestito venne poi erogato nel 2007: da quel momento in poi non risultano altre dichiarazioni. L’uomo è stato denunciato.