Con uno stipendio da impiegata è riuscita ad acquistare azioni per oltre due milioni di euro e a pagare il mutuo della casa. La posizione “sospetta” della contribuente reggiana non è sfuggita però all’Agenzia delle entrate. La donna infatti è caduta nella rete implacabile del “redditometro” e ora dovrà pagare al fisco un milione di euro.
Ad incastrare la ricca impiegata sono stati gli ispettori della Direzione provinciale dell’Agenzia dell’entrate, sotto la cui lente di ingrandimento sono finiti i movimenti di denaro degli ultimi tre anni: dalle indagini è emerso che la donna aveva un reddito annuo di circa 450mila euro, di gran lunga superiore a quello dichiarato: 1.850 euro nel 2004, 14mila nel 2005, 27mila nel 2006.
La donna ha tentato di giustificarsi adducendo un rapporto fiduciario con i soci della Srl, ma la spiegazione non ha convinto i funzionari dell’Agenzia. E non è servito nemmeno il ricorso alla Commissione Tributaria di Reggio che ha confermato l’evasione.