I dati sono quelli dell'analisi svolta da Tecnocasa, che, in sede di previsione, informa che anche il 2014 non dovrebbe vedere grosse sorprese sul mercato immobiliare.
Del resto, sottolinea la società, il cambiamento potrebbe derivare solo come conseguenza della mutazione di due fondamenti basilari per il mercato della casa: il ritorno al credito da parte delle banche e quello dell'occupazione. Se questi due pilastri del mercato rimangono nelle condizioni attuali o peggio vanno ancora più giù, non possiamo di certo aspettarci un miglioramento del mercato immobiliare.
E dunque, visto che secondo ciò che ha reso noto pochi giorni fa Confindustria il 2014 vedrà ancora impazzare il credit crunch per famiglie e imprese, mentre i numeri dell'occupazione continuano a scivolare verso il basso, cosa ci aspetta dal punto di vista immobiliare?
Ecco il panorama prospettato da Tecnocasa: per quanto riguarda le grandi città, per il 2014 è prevista una contrazione dei valori compresa tra -4% e -2%. Sono tuttavia proprio queste le realtà in cui gli operatori hanno intravisto un maggior dinamismo, traducibile in un ritorno di interesse all’acquisto sia da parte delle famiglie sia da parte degli investitori, in particolare per quanto riguarda Milano e Roma. Per Firenze l'unico dato previsto è il segno meno, a significare un'ulteriore contrazione dei prezzi, che caleranno, secondo le previsioni Tecnocasa, dal -3% al -1%.
Più complessa la situazione nell'hinterland delle grandi città e nei capoluoghi. Per quanto riguarda la Toscana, la contrazione prevista sui valori abitativi a Lucca si muove fra -2% e 0, a Pistoia fra -3% e -1, a Prato fra -4% e -2. Da segnalare che nei capoluoghi di Provincia la difficoltà di accesso al credito è ancora più alta a fronte di abitazioni nuove che rimangono invendute, per cui è giocoforza un abbassamento dei prezzi. Sono realtà territoriali, come si nota anche nei prezzi riportati come esempio poco sopra, in cui i ribassi si collocano in fasce fra il -5% e -3% e tra il -4% e -2%, con diversi capoluoghi di provincia dove il ribasso potrebbe essere più accentuato.
“Le tipologie abitative in buono stato – continua Tecnocasa – potrebbero avere performance migliori rispetto a quelle che necessitano di interventi di ristrutturazione che, infatti, saranno vendute solo se messe sul mercato a prezzi decisamente vantaggiosi. Quindi anche per il prossimo anno la qualità abitativa sarà premiante”.
Eppure, in tutto questo qualcuno che trae vantaggio c'è. Infatti coloro che possiedono capitali o possono accedere facilmente al mutuo potrebbero avere grosse opportunità di acquisti a prezzi inimmaginabili solo qualche anno fa.
Infine, un occhio alle locazioni: è un mercato che giocoforza assorbe la domanda di coloro che non hanno soldi per acquistare, destinando perciò il settore a vedere un aumento di richieste, anche se i canoni non dovrebbero risentirne.