Domani, domenica 13 gennaio, anche a Firenze si celebra la 99° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, quest'anno dedicata, secondo il riferimento al messaggio del Santo Padre Benedetto XVI, al tema “Migrazioni: pellegrinaggio di fede e di speranza”. Aprirà la giornata la celebrazione eucaristica presieduta alle ore 11.30 dall'Arcivescovo, Cardinale Giuseppe Betori nella parrocchia di S. Maria Ausiliatrice a Novoli, con la partecipazione di tutte le comunità parrocchiali del vicariato di Porta a Prato. Il pranzo ed il successivo incontro-festa con le comunità della diocesi di Firenze si terranno al Convitto della Calza presente il Vescovo Ausiliare mons. Claudio Maniago, in quanto il Cardinale inizia la Visita Pastorale.
La giornata si celebra in un contesto come quello fiorentino in cui migranti e rifugiati sono stati colpiti da fatti di violenza. “Questi fatti – afferma il direttore dell’Ufficio Migrantes diocesano, Padre Stefano Messina – ci impongono di operare senza sosta per una reazione culturale rispetto alle tematiche dell’integrazione; queste sofferenze, devono farci riflettere su quanto sia necessario ogni giorno cooperare per un cambio di mentalità inevitabile per creare le condizioni di una società più fraterna in questo tempo multiculturale. Confido in una sempre più convinta collaborazione e partecipazione da parte delle parrocchie e delle associazioni, affinché la giornata del 13 Gennaio sia l’approdo di un lavoro comune per la costruzione di una nuova fraternità dei popoli presenti nel territorio”.
Per la Conferenza Episcopale Italiana “molti immigrati stanno lasciando in questi mesi il nostro Paese a causa della crisi economica, prima arrivavano da noi dalla Spagna, oggi dall'Italia vanno in altri Paesi”. Per il direttore della fondazione Migrantes della Cei, monsignor Paolo Perego, “al numero ufficiale del censimento mancano ben 800mila immigrati: dove sono? Nell'irregolarità? In altri paesi?” Perego ha anche sottolineato che in questi anni sono stati persi 750mila posti di lavoro per immigrati. “Per questo si assiste a un fenomeno di mobilità anche all'interno dell'Europa. Anche in Germania per esempio, gli immigrati nel corso dell'ultimo anno sono aumentati di circa mezzo milione e di questi 46mila sono italiani, il che testimonia la ripresa del fenomeno migratorio su vasta scala anche fra i Paesi europei”.