Gesù, nel brano di questa domenica, sta parlando agli apostoli. Pietro e Paolo sono i fondatori della Chiesa. O non hanno ricevuto lo Spirito Santo per poi trasmettercelo o lo stanno ancora aspettando. No! Questo non è possibile. Forse, con le loro azioni lo hanno chiuso fuori dalla porta della chiesa. Lo Spirito Santo sarebbe stato senz’altro un moralista fastidioso nella chiesa di allora, figuriamoci in quella di oggi, ed era meglio che non scendesse, anche perché, Mosè insegna, ognuno di noi può fare da se qualcosa di divino, e se si vuole, istruiti dal libro, e più realisti del Re, meglio di Dio. Inoltre Dio non costruisce cattedrali, templi, non fa opere d’arte come Michelangelo, Leonardo ecc. Quelle si che sono divine. E poi, parlando da religioso fedele una domanda viene spontanea: “Ma questo Dio delle religioni, esiste veramente?” Oddio, mi sono cacciato in un campo minato. Come faccio ad uscirne. Io in Dio ci credo, ma nel Dio delle religioni mica tanto. Quello lì ha fatto direttamente e indirettamente, attraverso i profeti, e agli uomini di “fede” come gli appartenenti all’Ufficio della Santa inquisizione, promesse a non finire: nessuna avverata; minacce di tutti i generi, attuate dagli uomini, queste si che si sono avverate, ma Lui, il Dio delle Religioni, non ha fatto nulla. E allora, questo Spirito Santo dov’è? O è tenuto prigioniero, segregato in qualche Basilica come quella di Apollinare oppure è una bufala. La basilica di Apollinare è la più adatta a tenere prigioniero lo Spirito Santo con le sue storie di accoglienza. Anche perché se lo Spirito Santo scappasse chissà cosa potrebbe andare a dire a quei pettegoli dei media o potrebbe fare di peggio. Potrebbe dire alla chiesa che non ha capito nulla di Gesù. Non che io possa dire di aver capito tutto o quasi, ma una cosa l’ò capita: Gesù non voleva fondare una religione e Giovanni ha fortemente contestato sia Pietro che Paolo. Giovanni, a mio parere, aveva capito chi era Gesù. Vediamo due episodi in cui dubito fortemente della presenza dello Spirito Santo.
Primo caso
Nel 1981 viene messo a capo dell’ufficio della Congregazione per la dottrina della fede, così si chiama oggi ma prima era l’ufficio della “Santa Inquisizione”, l’attuale papa Joseph Ratzinger. Ho una domanda da porre alla quale non mi serve la risposta se è improntata a vaghe e confuse accuse come esposte nella lettera o editto, stampate nell’ultima pagina dei libri scritti dal gesuita Antony De Mello. Questo documento riporta una netta presa di distanza della chiesa cattolica, dal contenuto dei libri di De Mello, ritenuto, in alcuni passaggi, fuorviante per la dottrina cattolica, così firmata: Roma 24 Giugno 1998 Joseph Card. Ratzinger Prefetto – Targiso Bertone, Segretario. Questa è la domanda: Perché? De Mello era un Cristiano convinto, forse perchè era poco cattolico?
Secondo caso.
Parma, 18 maggio 1988. Carissimo p. Aldo,nella riunione odierna del Definitorio Provinciale, dopo aver anche sentito le tue spiegazioni e precisazioni abbiamo preso in attenta considerazione il problema dell’articolo-intervista apparso alle pp. 12-14 del. …………… .. …………………………Dopo questa ultima uscita dell’articolo perciò, il sottoscritto, sentito il parere del Definitorio Provinciale, ritiene opportuno intervenire per i motivi già a voce espressi al fine di impedire ulteriore confusione e scandalo nei fedeli. …………………………………………
Pertanto, ti comunico che fino a nuovo ordine ho imposto che il tuo Superiore locale non ti conceda più di celebrare la S. Messa d’orario nei giorni festivi, affinché tu non abbia l’occasione di parlare ai fedeli nella nostra chiesa di Reggio Emilia…………………………
Ti invito anche ad astenerti da prese di posizione pubbliche su problemi teologici e di fede e, in ogni caso, se qualche eccezione dovrà esserne fatta, a discuterne prima il testo con il p. Paolo Grasselli al fine di evitare altri spiacevoli malintesi. ………………..……………
Fraternamente ti saluto. Padre Oriano Granella, Ministro Provinciale.
Questa vicenda è durata 11 anni, poi le scuse e la revoca del provvedimento.
Anche qui una domanda: Perché? Forse perché padre Aldo Bergameschi era più un Cristiano fervente e Francescano convinto che cattolico? Non affannatevi a darmi risposta.
Giovanni 15 – 26,27 – 16 – 12,15. In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: “ Quando verrà il Consolatore, che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre mio, egli testimonierà di me. E anche voi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annunzierà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà”.
Commento. Un cristiano difficilmente ha vita facile in questa società perché i valori nei quali crede sono differenti da quelli di molti altri, soprattutto con quelli che detengono qualche forma di potere. La differenza si evidenzia in modo drammatico quando il cristianesimo si confronta con le religioni. E non è incentrato il tutto sul credere in Dio o no, ma su come si vive, su come si interpretano i rapporti fra gli uomini, i rapporti sul lavoro, i rapporti con la donna, la famiglia, i rapporti con Dio. Nella nostra società molti “valori” sono considerati inutili fardelli. La morale, che scaturisce dalla corretta interpretazione dei mezzi e dei fini, alla fine è caduta al livello di uno scadente moralismo gridato in televisione. In questa società si sente dire che ciò che nasce dai desideri sono “sentimenti” e poi da questi nasce una morale, che poi diventa valore dell’uomo. Io affermo che i desideri non sono sentimenti ma sono istinti prodotti dai sensi. Per esempio parliamo della gelosia: vi sembra che possa essere un sentimento? Ecco perché l’umanità: “non ha conosciuto ne il Padre e nemmeno me” dice Cristo. Perché per soddisfare “mammona” l’umanità tende a definalizzare “il perché della vita” e “il come si deve vivere la vita”, quindi si è reso necessario dare un’immagine di Dio che giustificasse tutto questo, ingannando la coscienza, e non importa se in questo sono comprese anche le nefandezze. Esiste una giustificazione anche per quelle. Quante volte abbiamo letto che gli eserciti prima della battaglia invocavano la protezione divina e la distruzione del nemico, quante volte abbiamo invocato l’aiuto di Dio nelle dispute con il vicino o con il prossimo? L’umanità, così com’è, religioni comprese, più di un Dio, o di una serie di divinità, ha bisogno di un mago con la bacchetta magica. E se qualcuno pensa che lo Spirito Santo sia come una bacchetta magica si sbaglia. Come umanità non siamo riusciti ad accogliere un semplice messaggio: quello dell’’Amore, e pensare che è dentro di noi, ci appartiene, nasciamo con lui, viviamo di lui, ma non lo conosciamo. Non siamo stati capaci di comprenderlo, portarne il dolce peso, figuriamoci come riusciremo a portare il peso di tutto quello che Cristo non ci ha detto ma che avremmo potuto scoprire da noi aprendo il nostro cuore. Ecco spiegato perché lo Spirito Santo non è ancora arrivato. Il suo biglietto di partenza, destinazione “razza umana”, non è stato ancora staccato. Auguri.