Firenze – Oggi, il 13 novembre 2018, sono esattamente 150 anni che Gioachino Rossini, uno dei più grandi compositori della storia, scomparì a Passy. L’anniversario della sua morte è un’occasione non da perdere per rendergli omaggio con una cerimonia svolta nel luogo in cui riposa, alla Basilica di Santa Croce di Firenze. Ed è il Teatro del Maggio a essere protagonista della commemorazione.
Cristiano Chiarot, il sovrintendente del Maggio apre la cerimonia ricordando come questo luogo di riposo ben conviene alla grandezza e all’importanza del compositore. Infatti la Basilica di Santa Croce rappresenta, secondo l’idea di Ugo Foscolo, il tempio dei personaggi italiani illustri. Così Rossini, dopo essere prima stato seppellito al cimitero parigino di Père-Lachaise, venne trasferito in 1887 a Firenze accanto a Michelangelo, Galilei e Machiavelli ed infine, nel 1900. venne costruito anche il suo monumento funebre realizzato da Giuseppe Cassioli.
Come dice Cristina Giachi, la vicesindaca del Comune di Firenze, la celebrazione di oggi mira allora soprattutto a commemorare l’amore di Rossini per la vita e la leggerezza dell’esistenza espressa nella sua musica immortale. E come farlo meglio che con una presentazione di una selezione di brani di Rossini che, pur essendo poco noti, non sono meno suggestivi: Coro di Ninfe, La Fede, La Speranza, La Carità. Affascinano il pubblico con il loro concerto il Coro delle voci bianche del Maggio Musicale Fiorentino e il Coro femminile con il soprano Elena Bazzo, diretti dal maestro Lorenzo Fratini e accompagnati al pianoforte da Leonardo Andreotti e, dulcis in fundo, Teresa Iervolino, una delle voci più acclamate e apprezzate del repertorio del belcanto italiano.
La commemorazione di Gioachino Rossino non si ferma però a questo punto. Per manifestare l’immensa riconoscenza e ammirazione nei confronti di questo artista straordinario, gli è stato dedicato un mese intero di programmazione con oltre quaranta appuntamenti in calendario.