Il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, ha ricordato oggi, martedì 29 gennaio, la fondatrice dell'Associazione "Donne in Movimento", Elena Mezzetti. Scomparsa nel corso della notte, era stata una delle figure di spicco dell'associazionismo e del volontariato cittadino. Riportiamo, qui di seguito, le parole con cui il primo cittadino pisano ha voluto salutarla per l'ultima volta.
"La perdita di Elena Mezzetti per la nostra città è grandissima e dolorosissima: Elena ci ha dato molto e tanto ancora poteva darci, è stata una protagonista, a modo suo e con la sua cultura, la sua passione e il suo impegno, del cambiamento della nostra città. Di professione era maestra e rappresentava bene la sua generazione perchè è stata attiva e ha saputo costruire su ogni frontiera del cambiamento: lo è stata da giovane, nel movimento studentesco e in Lotta Continua. Ha animato le lotte per la liberazione delle donne e per l’avanzamento civile del nostro paese, contribuendo a creare centri di cultura. Poi, dalla fine degli anni ’80, ha messo in primo piano l’impegno per inventare nuove politiche a favore degli immigrati, organizzando associazioni, mettendo se stessa, come volontaria, a confronto con i nuovi cittadini e con le sfide inedite per la nostra comunità. Io l’ho conosciuta in quegli anni. Allora ho apprezzato la sua tenacia, il suo attivismo intelligente e poi la ricordo consigliera comunale, eletta dai democratici di sinistra proprio in virtù di questa esperienza e dei frutti che dava, che lei voleva concreti e non effimeri e dunque riconosciuti e fatti propri anche dalle istituzioni. L’abbiamo vista fino all’ultimo operosa, con l’associazione Donne in Movimento, a lottare contro la schiavitù della tratta, a fianco delle donne più sfruttate per aiutarle, una per una. Ci mancheranno la sua inconfondibile umanità e l’entusiasmo che trovava e trasmetteva per le cose che faceva. Ci lascia una bella lezione di libertà e d’altruismo, valida sempre più. Ci lascia la maturità con la quale sapeva affrontare sfide delicate e difficili, la sua capacità, sempre più forte, di guardare in faccia la realtà per cambiarla davvero. Per questo lascia un grande vuoto, ma il rimpianto è superato dalla certezza che sulle strade che lei ha aperto cammineremo in tanti. Pisa deve a Elena Mezzetti riconoscenza e saprà far valere ciò che ha dato come esempio vivo, non solo come ricordo. Intanto ci stringiamo con tutto l’affetto a Giovanni e a Chiara e a coloro che le sono stati più vicini".