Firenze – I compiti svolti dalle diverse tipologie di neuroni nelle attività che interessano la memoria e l’orientamento sono al centro della ricerca scientifica di Edvard Moser, premio Nobel per la Medicina o Fisiologia e docente presso Kavli Institute for Systems Neuroscience di Trondheim (Norvegia), che, giovedì 20 aprile, all’Università di Firenze, terrà una lezione dal titolo “How we find our way: a multitude if specialized cell types” a Palazzo Nonfinito (via del Proconsolo, 12 – Aula 1, ore 17.00).
All’evento Interverranno il rettore Luigi Dei, il direttore del Dipartimento di Biologia David Caramelli, il docente di Antropologia Iacopo Moggi Cecchi e il docente della SISSA di Trieste Alessandro Treves.
A Edvard Moser si deve la scoperta dei neuroni “a griglia” che, collocati nella corteccia entorinale mediale del nostro cervello, assieme ad altri componenti, consentono di rappresentare l’ambiente circostante con tutti i dettagli utili a farci orientare da un posto ad un altro in ambienti semplici e complessi. Durante la lezione Moser illustrerà come funziona questo sistema per la “navigazione” e come si sviluppa durante il formarsi del sistema nervoso, nelle prime settimane e mesi di vita.
Edvard Moser è un neuroscienziato norvegese nato nel 1962. Dopo il dottorato ottenuto nel 1995 all’Università di Oslo, insieme alla moglie May-Britt Moser ha aperto un laboratorio a Trondheim, oggi considerato un centro di eccellenza per la ricerca sulla localizzazione spaziale e sulla memoria nel campo delle neuroscienze. Insieme alla moglie riceve il Premio Nobel 2014 per la Medicina o Fisiologia, condiviso con John O’Keefe.