L’atmosfera che accoglie chi visita questo quartiere della cittadina di Sète è simile a quella di quando si sale su una barca di pirati.
Il ponte della ferrovia rappresenta una soglia, varcata la quale si entra in una sorta di terra di nessuno.
Un piccolo promontorio di terra circondata dall’acqua, costeggiato dal canale del Mistral,dove si incanala il vento che soffia veloce verso il mare.
Donne che stendono il bucato, pescatori che riparano le loro barche, gatti ad ogni angolo distesi al sole, piante tropicali, scorci pittoreschi sulla laguna del Thau e sul cielo, dove sfilano leggere nuvole striate sospinte dal vento.
Agnès Varda scelse questo luogo nel 1954 come cornice del suo nuovo film in stile Nouvelle Vague e un vicolo porta ancora il suo nome. Anche George Brassens, il cantautore, era molto affezionato alla Pointe Courte.
Il silenzio, la calma, la brezza tiepida e dolce, i suoni dei gabbiani, le casette dei pescatori su palafitte creano un insieme molto raro da trovare, un angolo di pura poesia, dove il tempo sembra si sia fermato.
Foto Susimagin