Da alimento per astronauti, a brand per internauti con pruriti al bassoventre.
Il colosso mondiale PornHub ( piattaforma n. 1 mondiale dei siti e dei contenuti porno su internet) utilizza abusivamente il nome del Parmigiano Reggiano nello spot di propaganda di un nuovo servizio di filmati Hd in streaming, per affermare in buona sostanza che “PornHub Premium” è il meglio che c’è sul mercato, proprio come il Parmigiano Reggiano. Anzi, i fattori vengono capovolti: nello spot il Parmigiano Reggiano diventa addirittura “il PornHub Premium dei formaggi”.
ECCO IL VIDEO (https://www.youtube.com/watch?v=jsaRWJkBRWA)
Va detto che in questo caso le celebrate virtù afrodisiache del Re dei formaggi non c’entrano: è solo una trovata facile facile per sfruttare un nome considerato in tutto il mondo come l’eccellenza fra le eccellenze.
Sono le disavventure che capitano ai migliori e ai più famosi (un po’come i paparazzi che rubano le immagini delle scappatelle estive dei Vip), nondimeno il Consorzio del Parmigiano Reggiano non l’ha presa con spirito, proprio per niente, ed è deciso ad andare per le vie legali.
“Il Consorzio del Parmigiano Reggiano – si legge in una nota diffusa stamani – ha dato mandato ai propri legali di verificare quali ipotesi di reato possano sussistere a carico del sito pornografico americano che ha utilizzato il nome ed il prestigio del prodotto per pubblicizzare i propri servizi di video porno in streaming.
Oltre alla richiesta di immediata sospensione dello spot, in cui il formaggio, simbolo di eccellenza, viene associata alla qualità del sito pornografico – precisa il comunicato – il Consorzio agirà infatti in ogni sede contro gli autori di un messaggio definito “non solo sgradevole e inaccettabile, ma offensivo per i produttori e per il loro lavoro, volgarmente finalizzato a trarre profitto dallo sfruttamento della notorietà conquistata dal Parmigiano Reggiano, peraltro associato a servizi altrettanto volgari”.
Quanto sia ben premeditata l’azione di sfruttamento della prestigiosa dop italiana è reso ancor più evidente -secondo il Consorzio – dal fatto che si cita il suo nome corretto e integrale, e non la più generica forma “parmesan”, che negli Usa è utilizzata per tanti formaggi, inclusi quelli che, associando il nome a simboli come il Tricolore, rappresentano vere e proprie frodi nei confronti del consumatore, indotto a pensare che si tratti di prodotti italiani originali”.
“Non è certo questo il modo – conclude il Consorzio di tutela riguardo allo spot – attraverso il quale vogliamo affermare la denominazione originale del nostro prodotto, e proprio per questo chiediamo anche un immediato intervento delle autorità italiane ed europee a tutela dell’immagine del Parmigiano Reggiano”.