Firenze – Un modello virtuoso da proporre o un’egemonia arrogante da far valere sempre e comunque. Fra questi due poli si è mossa l’analisi degli esperti che osservano l’evoluzione politica, sociale ed economica del gigante che sta al centro dell’Europa.
A poco più di 30 anni dalla caduta del Muro di Berlino del 1989 con la successiva riunificazione (1990) è il momento di verificare se si sono avverate le previsioni più negative, o semplicemente più realistiche, sui movimenti e le tendenze all’interno di quello che un tempo veniva definito “der gefesselte Riese”, il gigante incatenato. Quale strada ha scelto la Germania?
Un libro uscito per i tipi dell’Ets di Pisa, “La nuova Germania – la Repubblica federale 30 anni dopo la riunificazione“, propone un’analisi aggiornata, prendendo spunto dal triplice anniversario dell’ultimo anno e mezzo: accanto a quello della riunificazione il centenario della Costituzione della Repubblica di Weimar, che proponeva una democrazia avanzata che fu travolta dalle conseguenze fatali della prima guerra mondiale con l’instaurarsi della dittatura più sanguinaria della storia; il settantesimo anniversario del Grundgesetz del 1949.
Il volume, a cura di Luca Renzi e Ubaldo Villani-Lubelli, contiene saggi di alcuni dei più importanti studiosi e politologi che seguono le vicende tedesche: Fernando D’Aniello, Jacopo Rosatelli, Monika Poettinger, Federico Niglia, Beatrice Benocci, Matteo Scotto e Ulrich Ladurner.
Il libro verrà discusso sotto forma di webinar (piattaforma microsoft teams) venerdì 4 giugno 2021 delle 17.00-19.00. Interverranno gli economisti Pierluigi Ciocca (foto) e Giangiacomo Nardozzi, oltre al curatore Ubaldo Villani-Lubelli e all’autrice di uno dei saggi, l’economista Manika Poettinger. Modera Piero Meucci direttore di StampToscana.
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