Il Ministro Bernini inaugura il rinnovato Museo Galileo

Firenze – Il Museo Galileo, lo spazio fiorentino dedicato alla scienza, rinnova una parte dei locali, sotto il segno dell’innovazione digitale e dell’interazione con i visitatori, e si inserisce nelle celebrazioni per i 400 anni dalla pubblicazione del Saggiatore di Galileo Galilei del 1623. Il nuovo museo è stato inaugurato alla presenza del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini come ospite d’eccezione, insieme al Sindaco di Firenze, Dario Nardella e Alessandra Petrucci, Rettrice dell’Università di Firenze, accolti da Francesco Saverio Pavone, Presidente del Museo Galileo, Roberto Ferrari e Filippo Camerota, Direttore esecutivo e Direttore scientifico del Museo.

Il piano terreno del Museo Galileo presenta una nuova disposizione degli strumenti in modo da accogliere il pubblico, che si avvicina sempre più numeroso a tutto ciò che riguarda la ricerca tecnica e scientifica nel corso dei secoli, in modo immersivo e coinvolgente. Il nuovo assetto, che è stato realizzato grazie a un Accordo di Programma a valere sui contributi previsti dalla Legge 113/1991, tra il Museo Galileo e il Ministero dell’Università e della Ricerca, presenta le stanze all’ingresso del museo con delle meravigliose ricostruzioni di strumenti scientifici unite a informazioni utili, dove il pubblico può interagire con semplici movimenti, anche su un piano multimediale, e appagare così la propria curiosità.

Questo Museo mostra che non è più solo una vetrina di quello che siamo stati – sostiene Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca – ma è soprattutto un grande hub di nuove idee, conoscenza, creatività e soprattutto interazione, che è forse la cosa che attira di più verso la cultura e la conoscenza”.

Tra le innovazioni predisposte appositamente per i visitatori ci sono due app, disponibili gratuitamente, la app “Museo Galileo” per conoscere tutti gli strumenti del museo e “Firenze – percorsi della scienza”, predisposta con il contributo del MUR, è una guida esplorativa verso i luoghi di Firenze simbolo del sapere scientifico in sette lingue: italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco, russo e cinese, per sottolineare il ruolo della città nella ricerca scientifica e non solo artistica e culturale.

Il Ministro Bernini continua riferendosi alle nuove sale: “Ha semplicemente inaugurato un nuovo modo di public engagement, di interfacciarsi, cioè, con i suoi utenti, ha perso la connotazione di un museo vecchia maniera, diventato più una sorta di ente pubblico di ricerca – in questo senso l’interazione porta probabilmente un interesse maggiore verso il passato, ma anche di come il passato di può aiutare a interpretare e capire il futuro”.

Nel percorso si trovano una sala multimediale, una sala interattiva e due sale espositive destinate all’orologeria meccanica. La prima sala è completamente multimediale, organizzata con applicazioni web, filmati e animazioni proiettati su una parete con i quali i visitatori possono interagire attraverso un piano tattile. Nella sala successiva si trovano repliche di strumenti galileiani sulla caduta dei corpi, disponibili alla sperimentazione da parte del pubblico. Nelle ultime sale sono presenti orologi da torre, da tavolo e da parete, con la ricostruzione dell’orologio posto sulla facciata di Palazzo Vecchio e poi disperso. All’orologeria meccanica sarà dedicata una mostra dal titolo “Ore italiane: orologi storici dalla collezione Del Vecchio”, al Museo Galileo dal 14 luglio al 15 ottobre 2023.

Durante la ristrutturazione delle sale sono stati sostituiti gli apparecchi illuminanti con luci a led, che consentono un importante risparmio energetico. Il MUR ha finanziato l’80 % del costo complessivo del nuovo allestimento (€ 562.560) con un contributo di € 450.000.

Inoltre, grazie a un finanziamento del Ministero della Cultura per la “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”, Unione Europea – Next Generation EU – PNRR, i prossimi interventi già programmati saranno dedicati alle persone con disabilità visive.

Per i piccoli visitatori è disponibile una guida del museo a fumetti, scaricabile con il QR code, mentre “Galilaeana”, la rivista del Museo Galileo, è online open access, per promuovere l’open science.

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