Non c’è pace per il flusso di notizie che riguardano i sempre meno idilliaci rapporti, stando ad alcune fonti interne a Palazzo Chigi, tra il premier Matteo Renzi e il suo vice, il sottosegretario Graziano Delrio. Le voci, puntualmente smentite, sono comunque sempre più insistenti e questo potrebbe nascondere un fondo di verità.
Il quotidiano Libero torna sulla vicenda imputando addirittura al gelo tra i due la paralisi del Governo e del Paese; la battaglia sotterranea cioè tra Renzi e Delrio, aldilà delle facciate, affonderebbe le radici nella guerra tra i rispettivi staff che il fiorentino da una parte e il reggiano dall’altra si sono portati nella Capitale dalle rispettive città d’origine. In particolare il braccio di ferro tra Mauro Bonaretti, ex direttore generale del comune di Reggio, oggi Segretario generale di Palazzo Chigi e Antonella Manzione, ex comandante dei vigili di Firenze e oggi capo del dipartimento affari giuridici della Presidenza del Consiglio.
Entrambi approdati ai vertici della burocrazia dirigenziale italiana non per concorso, ma perché “in quota” Renzi e Delrio in virtù di un rapporto fiduciario coi due ex sindaci, rappresentano importanti ingranaggi nel funzionamento dell’esecutivo: la Manzione deve mettere a punto le norme necessarie al Governo e vistare tutti i provvedimenti dei ministeri, Bonaretti è il filtro delle decisioni più importanti, quello che al mattino smista i dossier urgenti e li deposita sulla scrivania del Presidente, ne fa l’agenda insomma.
Una lotta tra gruppi e visioni del potere che, secondo alcuni, starebbe frenando ulteriormente l’efficienza del Paese nella stanza dei bottoni.