Siena – Momenti di riflessione e di emozione in piazza San Francesco a Siena per la cerimonia dei laureati dell’Università. Oltre seicento giovani radunati per la festa che sottolinea l’importanza del traguardo della laurea.
“Sono convinto che molti di voi, se non tutti, non si sono iscritti all’università soltanto per guadagnare competenze in grado di aprirvi il mondo del lavoro. Sono convinto che vi siate iscritti anche per acquisire conoscenze, per formarvi come donne e uomini, prima che come lavoratrici e lavoratori. Credendo che la formazione personale – la cultura – sia già di per se stessa strumento di crescita e di emancipazione sociale, indipendentemente dal lavoro che andrete a svolgere”. Ha detto il rettore dell’Università di Siena, Francesco Frati, ha salutato i laureati dell’anno 2016/2017, riuniti per la cerimonia del Graduation Day.
La lectio magistralis è stata pronunciata da Maurizio Bettini, docente di filologia dell’Ateneo, sul significato e valore della cultura, “che è la facoltà che ci permette di essere prima di tutto uomini, poi tutto il resto. Essa ci consente di maneggiare criticamente la realtà che ci circonda, di demistificare i luoghi comuni, di stare alla larga dagli stereotipi, di cambiare idea quando è necessario, di sbagliare accorgendoci di averlo fatto, in modo da evitare di commettere in futuro i medesimi errori”.
Alla festa si è alternato un momento toccante, durante la consegna del premio di laurea in ricordo dell’appuntato scelto dei Carabinieri Giancarlo Forino e della laurea alla memoria in Economia a Marc Assiongbon Tossou. I seicento laureati sono quindi saliti uno a uno sul palco per ricevere dalle mani del Rettore la pergamena. Il lancio in aria dei tocchi ha concluso la cerimonia