Dopo il burian, il gelido vento siberiano, arriva il blizzard, la tormenta di neve che arriva dai Balcani.Un fenomeno raro dicono i meteorologi, soprattutto dalle nostre parti. Ma cos’è il blizzard? Si tratta di un termine americano che identifica la precipitazione nevosa più violenta possibile, ancor peggio delle tempeste di ghiaccio. Si tratta di una forte bufera di neve con venti molto forti, temperature abbondantemente sotto lo zero (almeno sotto i -5°C al suolo) e precipitazione nevosa intensa.
In italiano il termine può essere tradotto in “tempesta di neve”, anche se si tratta di un evento meteorologico più forte sia delle “tormente” che delle “bufere”, con una precipitazione nevosa molto intensa che accumula sul terreno 5 centimetri di neve l’ora, accompagnata da venti molto forti, raffiche superiori ai 56km/h. La neve al suolo viene sollevata dal vento e la visibilità è ridotta al massimo fino a 400 metri. L’ultima volta che blizzard nevosi hanno colpito la pianura Padana è stato poco più di dieci anni fa, il 13 dicembre 2001.
Come si vede dalla mappa, la nostra provincia è tra le zone più interessate dalla perturbazione e questa notte è prevista la minima record: -17,3° in città. Reggio è la città più fredda d’Italia.
Nonostante ciò, il comune di Reggio Emilia ha deciso di tenere aperte le scuole domani, venerdì 10 febbraio, invitando, però i genitori che ne hanno la possibilità, a non far uscire i figli. Salta invece il previsto mercato settimanale di sabato a Canossa e a Rubiera rinviate tutte le manifestazioni previste per il week-end.
Coldiretti Emilia Romagna ha stimato in 20 milioni di euro i danni da maltempo all’agricoltura mentre Cna Fita lamenta eccessivi disagi nella circolazione dei mezzi pesanti.