Il premier uscente Enrico Letta non ha nemmeno guardato in faccia il successore Matteo Renzi durante il tradizionale scambio della campanella. Solo una rapida stretta di mano, la consegna del simbolo delle riunioni del consiglio dei ministri è avvenuta senza nemmeno un sorriso di circostanza da parte di Letta. Appena un minuto sanza salvare le apparenze dellla cerimonia. Letta non ha atteso il neopremier all’entrata di palazzo Chigi, ma ma lo ha ricevuto direttamente nel suo studio.
Il premier uscente è poi sceso nel cortile d’onore, accolto dal picchetto militare e ha salutato i dipendenti della presidenza del Consiglio che lo hanno applaudito dalle finestre interne.
Intanto il nuovo governo è entrato ufficialmente in carica. I neo ministri si sono presentati al Quirinale per la firma alla presenza di Napolitano. Assente solo il neo capo dell’Economia Padoan che ieri ha annunciato la sua impossibilità a partecipare perché in viaggio dall’Australia.
Matteo Renzi ha scritto su Twitter: “Grazie per i messaggi. Compito tosto e difficile. Ma siamo l’Italia, ce la faremo. Un impegno: rimanere noi stessi, liberi e semplici”. Dopo le firme di rito il governo si è subito riunito per il primo Consiglio dei ministri. Lunedì e martedì la fiducia in Parlamento.