Non ha atteso nemmeno che l’amico venisse seppellito per svuotargli la casa. Ha dell’incredibile la vicenda scoperta dai carabinieri di Montecchio che hanno denunciato un operaio di 41 anni residente in paese.
L’8 febbraio il corpo senza vita del 46enne Gian Maria Cavallo viene ritrovato nella sua abitazione di Montecchio. Cinque giorni dopo nella sua casa avviene un furto singolare: qualcuno sfonda la porta con l’auto e porta via tutto ciò che c’è di valore. Dalla casa di Cavallo spariscono un basso, una chitarra, l’amplificatore, stereo e computer. Un colpo strano che non convince i carabinieri sia per le modalità, sia per il fatto che è avvenuto poco dopo la morte del proprietario. Le indagini si concentrano subito sulla cerchia delle conoscenze di Cavallo e in poco tempo viene individuato un sospetto, un amico del defunto appunto. In caserma l’uomo ha ammesso tutto; i carabinieri a casa sua hanno trovato la refurtiva che è stata riconsegnata ai familiari di Cavallo. Per il ladro sciacallo è scattata la denuncia per furto aggravato.