Il giorno del giudizio per il futuro della serie C

Firenze – E’ arrivato il giorno del giudizio. Domani mercoledì alle ore 12 si riunirà il Consiglio Federale della Federcalcio. Sulla serie C dovrà decidere se chiudere o meno il campionato 2019-2020 sospeso (a marzo) per il diffondersi del coronavirus e sull’assetto di quello della stagione 2020-2021.

Un compito molto difficile, complesso visto il numero di proposte presentate con tesi diverse, tutte meritevoli di attenzione. Si dovrà tener conto anche dell’atteggiamento dell’Associazione calciatori contraria alla riduzione del numero dei giocatori.

Le attuali 60 società di serie C (la Toscana è presente con Carrarese, Pontedera, Siena, Pistoiese, Arezzo e Pianese) hanno tenuto nei giorni scorsi una tele assemblea consegnando al presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli una lista di proposte da presentare domani al Consiglio Federale. Molte approvate a maggioranza, alcune invece contestate come la promozione in serie B del Carpi, per meriti sportivi. Si invece per Monza, Vicenza e Reggina che guidavano i rispettivi gironi. Sull’argomento Carpi, invece sono già sul piede di guerra Bari, Reggiana e Carrarese.

Tra le proposte uscite dall’assemblea delle società c’è lo stop definitivo del campionato in corso (mancavano ancora 11 giornate da giocare); la promozione in serie B di quattro squadre (con riserva sul nome della quarta cioè sul Carpi); il blocco delle retrocessioni dalla serie C alla serie D ed il blocco delle promozioni dalla serie D alla serie C delle nove squadre (Lucchese, Grosseto, Palermo, Campodorsego, Mantova, Matelica, Torris, Bitonto, Pro Sesto) in testa ai rispettivi gironi.

Di queste proposte sembrano passare al Consiglio Federale senza problemi le tesi di ritenere concluso il campionato 2019-2020 e la promozione in serie B di Monza, Vicenza e Reggina che guidavano i rispettivi gironi.  Ma sul blocco di promozioni e retrocessioni ci sarà un acceso, incerto confronto (ci sono anche interessi economici) tra i sostenitori delle diverse tesi.

Oltre ai sostenitori di bloccarle, ci sono chi vorrebbe disputare i playout; chi aumentare, con le nove promosse dalla serie D, il numero delle partecipanti (qualcuna delle attuali in serie C sembra dare forfait per mancanza di risorse); chi vorrebbe varare una sola serie C con 22 squadre e due gironi di semiprofessionisti.

Insomma le proposte sono tante e qualunque decisione prenderà il Consiglio Federale non mancheranno lamentele, proteste, ricorsi. Insomma questo corona virus ha stravolto pure tutto il calcio.

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