Firenze – In duecento ad applaudire Vincenzo Nibali nel momento in cui oggi lunedì ha ricevuto, per la sesta volta, il “Giglio d’Oro” riconoscimento riservato al miglior ciclista professionista dell’anno. La cerimonia si è svolta al Meridiana Country Hotel ed al Ristorante Carmagnini del ‘500 a Pontenuovo di Calenzano.
Nel 2018 Nibali disputerà il Tour de France (quasi sicuramente no il Giro d’Italia) che rimane, con il mondiale in Austria e la Liegi-Bastogne-Liegi, l’obiettivo a cui punterà.
A dicembre andrà due settimane in ritiro collegiale con la squadra in Croazia e debutterà in Argentina nel Tour de Juan in calendario dal 21 al 28 gennaio.
“Sono felice di essere stato ancora il premiato – ha detto Nibali – e ritengo di aver disputato un buon 2017 (sul podio del Giro d’Italia e della Vuelta e grandissima impresa nel Giro della Lombardia n.d.r.) e non appena saranno resi noti i percorsi del Tour de France e del Giro d’Italia 2018 deciderò. Ma dalla corsa francese sono assente da due anni e mi piacerebbe tornare a correrla……… Sicuramente sarò al via del Giro di Spagna”.
L’altro grande personaggio della cerimonia è stato Stefano Pioli allenatore della Fiorentina e grandissimo appassionato di ciclismo a cui è andato il Premio Alfredo Martini riservato ai maestri dello sport.
“Sono orgoglioso di ricevere questo premio – ha detto Pioli – anche perché porta il nome di un grande personaggio del ciclismo. La Fiorentina?. Siamo in salita. Ma una volta superata ci sarà la discesa e saremo ancora più competitivi”.
Gli altri premiati sono stati (assenti l’olandese Tom Domoulin, vincitore dell’ultimo Giro d’Italia e Fabio Aru vincitore del campionato italiano) la rivelazione del 2017 Vincenzo Albanese a cui è andato il Premio Gastone Nencini; mentre quello intitolato a Gino Bartali è stato consegnato alla giovane ciclista pratese Vittoria Guazzini campionessa del mondo a cronometro a squadre e vincitrice del titolo europeo su pista.
Per il giovane emergente premio allo junior Andrea Innocenti (Stabbia Ciclismo); mentre il premio alla carriera è stato assegnato a Davide Boifava ex ciclista ed ex direttore sportivo. Quello per una “gloria del ciclismo italiano” a Maurizio Fondriest ex campione del mondo. Il Memorial Tommaso Cavorso lo ha ricevuto Tommaso Panicucci della Ciclistica Donoratico.
Lungo l’elenco dei personaggi presenti nell’affollato salone dell’albergo. C’erano gli ex campioni Francesco Moser, Franco Bitossi, Roberto Poggiali, Fabrizio Fabbri, Wilmo Francioni, Massimiliano Mori, l’ex iridata di ciclismo Alessandra Cappellotto.
Ed ancora. Le due figlie Silvia e Milvia di Alfredo Martini; Sabrina Ricasoli vedova dell’indimenticabile Franco Ballerini; Maria Pia ed Elisabetta rispettivamente vedova e figlia del “grande” Gastone Nencini; l’ex viola Alberto Orzan; Giuliano Cenni presidente dell’Itala San Bartolo a Cintoia; Duccio Moschella in rappresentanza del Gruppo toscano giornalisti sportivi. E tanti, tanti altri personaggi. E’ stata davvero una gradevole ed importante cerimonia sportiva. Complimenti a Saverio Carmagnini promotore ed ideatore di questo evento unico nel suo genere a livello nazionale.
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