Vicenç Lozan è un giornalista che è stato inviato speciale di TV3 (televisione pubblica della Catalogna) a Roma e alla Santa Sede, per trent’anni, fino al 2019 . Quest’anno ha pubblicato “Vaticangate” – Ed. Pòrtic .
Recentemente, il 25 marzo, ha rilasciato a VilaWeb un’interessante intervista, nella quale mette in luce alcuni delle difficoltà che Papa Francesco si trova ad affrontare per non soccombere alla opposizione interna che incontrano le sue riforme. Il giornalista ha detto che, poiché il Vaticano ha sempre basato la sua storia su una mancanza di trasparenza delle informazioni, si è creato una rete di confidenti che lo hanno aiutato, dalle persone più umili che lavorano in Vaticano, come giardinieri, manutentori o membri della Guardia Svizzera, a cardinali importanti e membri della Curia che si sono fidati di lui. Persone che l’hanno aiutato molto raccontando la realtà che si vive là dentro. Una realtà molto complessa perché il Vaticano è un labirinto che devi interpretare e fino a quando, dopo molti anni di lavoro, non si capiscono i meccanismi di funzionamento.
Circa un anno fa, a molti dei confidenti è stato consigliato di non parlare con il giornalista.
“Io dico sempre che in Vaticano la realtà supera la finzione. I libri di Dan Brown falliscono molte volte di fronte alla realtà del Vaticano. Mi è stato chiaro che dal minuto zero del 13 marzo 2013, quando il papa ha iniziato il pontificato, tutti i demoni della Chiesa, del settore più tradizionalista e conservatore, si sono scatenati. Questa guerra è aumentata nel corso degli anni. Vogliono far abortire le riforme della Chiesa; spingere verso le dimissioni di questo Papa, tentare di manipolare il prossimo conclave che eleggerà il successore. C’è una cospirazione molto chiara dell’estrema destra internazionale contro il Papa. .. Lo abbiamo visto nell’estate dello scorso anno, quando si vociferava che si sarebbe dimesso immediatamente.”
Quali politiche ha fatto il papa per far arrabbiare così tanto i suoi oppositori?
“Fondamentalmente, la critica al capitalismo selvaggio, alla speculazione e alla lotta contro il cambiamento climatico …… . E anche agli abusi sessuali. … È il primo Papa che cerca di sradicare questo cancro che esiste nella Chiesa.”
Ora le donne possono intervenire in dicasteri importanti. È il primo passo per le donne entrare nel clero in futuro?
“Ha messo sul tavolo due riforme molto importanti. Uno è il celibato, che ha detto che non è un dogma di fede. Probabilmente non autorizzerà i sacerdoti a sposarsi per il momento, ma in futuro, come in altre denominazioni cristiane, i sacerdoti potranno sposarsi. Infatti, nella Chiesa cattolica ci sono preti sposati con figli, che provengono dalla Chiesa anglicana. O l’Africa, dove ci sono solo preti sposati, ma hanno due o tre donne. C’è la poligamia. Riguardo alla donna, dice che la Chiesa è una madre, che la Chiesa è una donna, e che la discriminazione che si è verificata con le donne in Vaticano non può essere giustificata in alcun modo.”
Secondo lei è un papa rivoluzionario?
“Sì, è un papa riformista, come lo fu Giovanni XXIII, quando convocò il Concilio Vaticano II e suscitò grandi speranze nella comunità di base di tutto il mondo… È stato bollato come comunista, eretico, anticristo, desiderio di distruggere la Chiesa. …… dal primo giorno abbiamo già visto che era un Papa diverso. Ora, la Chiesa cattolica ha la sua dottrina, i suoi principi, molti dei quali sono inamovibili e che saranno difficili da trasformare. Ma il Papa cerca di adattare gradualmente questo seme al 21 ° secolo……
Negli Stati Uniti, con molti mezzi economici, vengono fatti dossier sulla vita pubblica e privata dei cardinali che accederanno alla Cappella Sistina per eleggere un nuovo Papa. Stanno cercando tutti i tipi di problemi personali, della più stretta privacy, per cercare di assicurarsi che il voto che si tiene lì sia di un Papa che non ha nulla a che fare con il Papa attuale. Hanno cercato di screditare il Papa a livello personale, hanno cercato di abortire le sue riforme, e se tutto questo non può essere raggiunto, alla fine, quando quel Papa si dimetterà o morirà e verrà convocato un nuovo conclave, cercheranno di manipolare il conclave. Dicono che questi rapporti, che chiamano il “Red Hat Report”, vogliono dare trasparenza alla Chiesa, ma l’obiettivo finale è quello di ottenere un candidato ultraconservatore per essere il prossimo Papa capo della Chiesa cattolica.”
Lei dice che Papa Francesco ha incontrato molti vescovi che si sono rifiutati di seguire le sue linee guida. In Catalogna e anche in Spagna?
“È riuscito a mettere a capo della Conferenza episcopale spagnola l’arcivescovo di Barcellona, Joan Josep Omella, una figura strettamente legata alle riforme del Papa. Ma si è trovato fondamentalmente di fronte a una forte opposizione da parte di vescovi ultraconservatori, nominati da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che rimangono sulle loro posizioni, pensando che verranno tempi migliori. ….. Sono loro che si oppongono all’indagine sulla pederastia. In Francia, un gabinetto indipendente è stato incaricato di indagare e sono comparsi 300.000 casi. In Spagna si parla di più di mezzo milione, ma l’inchiesta è stata commissionata a un ufficio legato alla Chiesa e c’è molta resistenza a collaborare nella commissione guidata dal Defensor del Poble.”
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Varrebbe la pena di leggere il suo recente libro “Vaticangate”, ma è in catalano e io fatico capirlo; dovrò aspettare che mia figlia Elena o i miei nipoti mi aiutino. In ogni caso, abbiamo sotto gli occhi casi significativi che possono spiegare gli attacchi aperti od occulti che Papa Francesco subisce della parte retriva della Chiesa e dalla destra italiana e mondiale , come sostenuto da Vicenç Lozan, fino forse a mettere in pericolo la sua stessa vita.
Alcuni esempi.
Alessandro Diddi, Promotore di Giustizia della Città del Vaticano, ha detto che sul caso Orlandi Papa Francesco e il Segretario di Stato, il Cardinale Pietro Parolin, vogliono che emerga la verità senza riserve. Il Vaticano ci arriva – speriamo – un po’ in ritardo, visto che Emanuela è scomparsa nel 1983!.
Tre mesi fa Papa Francesco ha detto che l’omosessualità non è un crimine, ma una condizione umana, che siamo tutti figli di Dio e Dio ci vuole così come siamo e con la forza che ognuno di noi combatte per la propria dignità, e che le persone con tendenze omosessuali devono essere accolte, non emarginate.
“La Chiesa, con l’aiuto di Dio, sta portando avanti con ferma decisione l’impegno di rendere giustizia alle vittime degli abusi operati dai suoi membri.”. Dopo quasi quattro anni di sperimentazione, sono state promulgate le procedure per prevenire e contrastare il fenomeno degli abusi sessuali all’interno della Chiesa cattolica. Le parole del Papa arrivano il giorno dopo la presentazione del rapporto su 4 casi di abusi pedofili da parte di sacerdoti. In tutto l’indagine, che copre il periodo dal 1945 al 2019, ha rivelato 497 casi di violenze.
“La corruzione nella Chiesa è un male antico che si tramanda e si trasforma nei secoli”. “E’ una storia ciclica, si ripete, poi arriva qualcuno che pulisce e rassetta, e di nuovo si ricomincia in attesa che arrivi qualcun altro a metter fine a questa degenerazione. E’ una battaglia che devo fare, sono stato chiamato a farla. Poi sarà il Signore a dire se ho fatto bene o se ho fatto male. Sinceramente non sono molto ottimista . …. Per arrivare ai risultati di oggi siamo partiti da una riunione di cinque anni fa su come aggiornare il sistema giudiziario, poi con le prime indagini ho dovuto rimuovere posizioni e resistenze, si è andati a scavare nelle finanze, abbiamo nuovi vertici allo Ior, insomma ho dovuto cambiare tante cose e tante molto presto cambieranno. …..La Chiesa è stata sempre una casta meretrix, una peccatrice. Diciamo meglio: una parte di essa, perché la stragrande maggioranza va in senso contrario, persegue la giusta via. Però è innegabile che personaggi di vario tipo e spessore, ecclesiastici e tanti finti amici laici della Chiesa, hanno contribuito a dissipare il patrimonio mobile e immobile non del Vaticano ma dei fedeli “
Sulla guerra: “Penso a tanta crudeltà, a tanti innocenti che stanno pagando la pazzia, la pazzia di tutte le parti, perché la guerra è una pazzia. ….. E coloro che guadagnano con la guerra e con il commercio delle armi sono dei delinquenti che ammazzano l’umanità. ….. Il problema della guerra in Ucraina è legato al ruolo degli “imperi” che ci sono nel mondo, e non solo quello russo. . ….. Le spese per le armi sono uno scandalo, sporcano l’ anima e l’ umanità. ….. Oggi credo che nel mondo questa sia la peste, la peste più grande, l’affare: la vendita delle armi. ….. Qualcuno mi diceva che se non si vendessero le armi per un anno, finirebbe la fame nel mondo“. Il Papa ha anche sottolineato che la guerra in Ucraina, non è la sola: “Oggi siamo a questo punto, ma non è l’unica guerra, io vorrei fare giustizia: da dodici-tredici anni la Siria è in guerra, da più di dieci anni lo Yemen è in guerra; pensa al Myamar, alla povera gente Rohingya che gira il mondo perché sono stati cacciati via dalla propria patria. Dappertutto, nell’America Latina, quanti focolai di guerra ci sono! ….. Sì, ci sono guerre più importanti per il rumore che fanno, ma, non so, tutto il mondo è in guerra, e in autodistruzione“.
Anch’io ammiro il coraggio di questo grande Papa e, ancorché non credente, mi auguro che possa portare a termine le sue riforme.
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