I dati impietosi sono emersi nel corso dell’apposita commissione consiliare in cui il Comune di Reggio annunciava il suo ingresso, per ora poco più che simbolico, nella fondazione Palazzo Magnani con 10mila euro a mo’ di donazione. In attesa di sapere cosa sarà delle Province e dunque della possibile politica culturale dell’ente di corso Garibaldi.
La mostra sul matematico e pittore umanista Piero Della Francesca durata mesi, è costata l’intero bilancio di un anno e oltre. Più di 800mila euro per un ingresso di circa 27mila e 500 visitatori, di cui poco meno di un terzo trattasi di scolaresche, e dunque diciamo così di visite indotte. In sintesi un mezzo fiasco.
A snocciolare i poco rallegranti numeri, davanti al sindaco Luca Vecchi e ad alcuni consiglieri comunali, erano la presidente di Palazzo Magnani, Iris Giglioli e uno dei direttori artistici del Palazzo, Federica Franceschini dipendente della Provincia nonché consigliere comunale Pd. Sulla cui eventuale incompatibilità visto il doppio ruolo, e con in più l’ingresso del Comune nella fondazione, il sindaco Vecchi ha assicurato non esserci problemi dopo il parere degli uffici competenti.
Da salutare positivamente invece l’ingresso “soccorso” del Comune reggiano, che pone le basi per una sinergia culturale non più rimandabile. A parte il Collegio dei Revisori, i cui membri sono pagati a gettone, tutti gli altri organismi in capo a Palazzo Magnani, hanno specificato la Giglioli e la Franceschini, svolgono gratuitamente il loro servizio.
In sala, durante i lavori della commissione, c’era anche uno sbuffante critico d’arte Alberto Agazzani che, calcolatrice alla mano, ha immediatamente fatti i conti. Ogni biglietto della mostra avrebbe perso 19 euro.