Il Fiorino d’oro per Felicetta Maltese spacca il Pd

Firenze – Si spacca il Pd,  sulla mozione presentata dai consiglieri di Spc Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, insieme a Roberto De Blasi, M5S. Mozione che  intendeva assegnare il massimo riconoscimento fiorentino, ovvero il Fiorino d’oro, a Felicetta Maltese, 72 anni, per aver accompagnato, nel dicembre scorso, il 44 enne Massimiliano a utilizzare il suicidio assistito, in Svizzera. Massimiliano era affetto da sclerosi multipla e fu accompagnato nel viaggio da Felicetta e da un’altra donna. La votazione si è tenuta in commissione IV, Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali e ha visto il voto contrario delle destre e del capogruppo del Pd Nicola Armentano, mentre Italia Viva e Lista Nardella hanno espresso un non voto. A votare favorevolmente la mozione i consiglieri Pd Laura Sparavigna, Stefano Di Puccio e Alessandra Innocenti. Non voto anche per il consigliere Pd Franco Nutini.

“I temi etici sono sempre sensibili, ma la politica non può continuare a mancare di prese di posizione di fronte a problemi seri, che la cittadinanza si ritrova ad affrontare da sola, o affiancata da realtà coraggiose, come l’Associazione Luca Coscioni  scrivono in una nota congiunta Bundu, Palagi e De Blasi –
Abbiamo proposto il Fiorino d’Oro a Felicetta Maltese per la generosità con cui ha partecipato all’accompagnamento di chi deve andare all’estero per morire con dignità. In Commissione 5 i numeri non hanno permesso un’espressione di parere, mentre in Commissione 4 stamani la maggioranza ha garantito alle destre il parere contrario”.

“Ci sembra che ci sia uno scenario molto aperto per il Salone de’ Dugento. Vogliamo sperare che ogni gruppo politico sappia assumersi chiaramente la propria responsabilità”.

Bacchetta Spc e M5S, la presidente della Commissione politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali e capogruppo della Lista Nardella Mimma Dardano rei, secondo suo parere, di tendere a “presentare atti senza l’obiettivo ultimo di raggiungere il loro scopo”, ma solo per essere divisivi.  “Sull’atto – spiega Dardano – ho optato per una discussione aperta, libera e democratica dove ogni consigliere, per un’ora e trenta minuti, ha avuto la possibilità di poter esprimere la propria opinione. Avrei preferito che la discussione si fosse concentrata di più sull’opportunità di consegnare il Fiorino d’Oro, piuttosto che sul fine vita che è stato l’argomento principale. Un tema – aggiunge Mimma Dardano – complesso ed eticamente assimilabile ad un’opinione spesso personale dove differenze culturali, etiche e religiose spesso vanno al di là della propria appartenenza politica. Ho preferito, quindi, lasciare ad ognuno la possibilità di esprimere il proprio punto di vista”.

“Auspichiamo che il Consiglio Comunale confermi il voto contrario espresso oggi dalla IV commissione. Il Fiorino d’Oro – spiegano i consiglieri Jacopo Cellai (Fratelli d’Italia), Michela Monaco e Luca Tani (Lega), Antonio Montelatici (Gruppo Centro) e Andrea Asciuti (Gruppo Misto), tutti presenti nella Commissione politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali – è un riconoscimento che deve unire e non dividere la città mentre la motivazione alla base della proposta in questione va esattamente sul versante opposto. Insignire del Fiorino d’Oro qualcuno per essersi adoperato al fine di favorire un suicidio assistito non può rappresentarci tutti: noi siamo tra i tanti che si riconoscono nella difesa della vita e, su casistiche del genere, troviamo inopportuno un Fiorino d’Oro. Riconoscendo altresì l’importanza e l’attualità del tema – concludono Jacopo Cellai, Michela Monaco, Luca Tani, Antonio Montelatici ed Andrea Asciuti – auspichiamo che il dibattito su una questione così seria, quanto complessa, venga affrontato dal Parlamento senza strumentalizzazioni; un luogo dove ognuno ragiona secondo la propria coscienza”.

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