Pistoia – Mauro Bolognini, un pistoiese la cui arte – il cinema – ha permesso che fosse conosciuto in tutto il mondo.
I suoi concittadini gli hanno intestato un luogo di cultura, il Piccolo Teatro Mauro Bolognini, e un omonimo Centro Studi è stato istituito affinché la sua genialità nel mostrare molti volti dell’arte non vada persa. È stato, per esempio, uno dei primi registi toscani ad aver portato sullo schermo la grande letteratura: alcune delle opere in questo senso sono state selezionate per la X edizione del Mauro Bolognini Film Festival che si tiene a Pistoia dal 21 al 24 ottobre, con un vasto repertorio di attività, finalizzate a rendere omaggio alla sua figura, e a quelle che lui amava valorizzare, giovani in primis.
Fra questi anche una giovane donna, Ludovica, con il sogno che stava cominciando a realizzare perché dotata di sensibilità, intelligenza, bellezza, determinazione per raggiungere i propri obiettivi: Ludovica Bargellini nasce a Pistoia il 6 novembre 1987, dove studia fino alla maturità classica per poi iscriversi alla facoltà di Architettura, convinta inizialmente che fosse la sua strada. Invece no. Preferisce interrompere questi studi, e per riflettere meglio sul suo futuro lavora come animatrice in un villaggio vacanze nel Mar Rosso, dal quale torna e si iscrive a Polimoda, dove in 3 anni si diploma. Di anni ne ha solo 24 quando si trasferisce a Roma, superando le selezioni al Centro Sperimentale di Cinematografia, si laurea e inizia l’attività di costumista e di attrice, perfezionandosi al Teatro Azione di Roma.
La via certo non è facile, ma talento e competenza fanno sì che sia presto notata e chiamata a partecipare a spot pubblicitari e video di canzoni, fino alla svolta importante della collaborazione col regista Paolo Sorrentino nella serie televisiva di Sky Atlantic “The Young Pope”, e alla partecipazione come co-protagonista nel film di Francesco Bonelli “L’amore allegro”, una commedia sull’educazione sentimentale. Inizia a imboccare la strada del successo, però bruscamente interrotta alle prime ore del 19 aprile di quest’anno da un incidente stradale a Roma.
Il film che l’ha vista protagonista sarà proiettato in anteprima alle 21,15 di sabato 22 al Piccolo Teatro Bolognini, una scelta che, come ha spiegato Roberto Cadonici, Presidente del Centro dedicato al regista: «In quest’anno particolare del centenario di Mauro Bolognini per celebrarlo al meglio abbiamo deciso di […] non proiettare alcun film del Maestro, dedicando questa edizione a Ludovica Bargellini».
In questa occasione a lei è stata anche dedicata la mostra fotografica “Ali di Farfalla” realizzata: si tratta di immagini che il fotografo Fabrizio Zollo – famoso per aver tenuto mostre in Italia e all’estero – ha scattato in due diverse stagioni della vita di Ludovica, la prima relativa al periodo 2010-2011, la seconda al dicembre 2018. Così la ricorda Fabrizio: «Ho conosciuto Ludovica quando ai suoi sedici anni si iscrisse ai corsi di disegno per adulti che tenevo nell’Ex Conservatorio San Giovanni a Pistoia. All’epoca, essendo lei minorenne, i genitori Stefano e Daniela, di aperte vedute e disponibili a incoraggiarne il talento, autorizzarono la sua partecipazione alle lezioni dove posavano per il nudo modelle e modelli. Con la maggiore età ha poi posato lei, sia negli stessi corsi di disegno sia per i miei scatti fotografici, che ho sempre esposto nelle mie mostre. Curiosità e creatività hanno costantemente accompagnato la sua vita, portandola a esprimersi nel disegno e nella recitazione con eguale impegno e qualità di risultati. Le foto di questa mostra sono relative a due periodi della sua vita, il 2010-11 e 2018.»
Sempre dedicata a Ludovica la prima edizione del premio “Mujeres nel cinema”, nato dalla collaborazione con l’omonimo gruppo Facebook, una rete di professioniste del cinema e dell’audiovisivo con l’obiettivo di dare priorità all’impiego di donne in tutti i settori, dalla collaborazione tra professioniste, allo scambio di informazioni e contatti, al reciproco supporto, fino alla focalizzazione su temi che includano e valorizzino maggiormente un universo femminile attuale e contemporaneo che conta quasi 12.000 utenti.
Non da meno l’attenzione del X Festival si rivolge ai giovani, come faceva il regista. A ricordarlo è Benedetta Menichelli, Assessore alla Cultura del Comune di Pistoia: «Anche quest’anno i giovani sono al centro del festival attraverso concorsi sul cortometraggio e il premio Ceppo Giovani-Mauro Bolognini, che sapranno scoprire autori emergenti».
Sono infatti molte le attività previste in questo senso: “Bolognini: una vita nel cinema, per il cinema”, da un’idea di Alessio Arcaleni, è la prima parte di un progetto che vuole ricostruire la vita artistica di Bolognini. Sarà anche proposto il documentario “Davanti alla quinte – conversazione con Gianfranco M. Lelj, una lunga e stimolante rievocazione del mondo del cinema nella seconda metà del secolo scorso.
È prevista la proiezione, seguita dal conferimento del premio per i vincitori, dei concorsi CortoScuola e Internazionale cortometraggi, per i quali il Presidente Cadonici non nasconde il proprio compiacimento: «Dei nove corti finalisti sette sono italiani, uno cinese, uno spagnolo. Come sempre la scelta dei finalisti impone decisioni dolorose, ma per questa edizione la scelta è stata veramente ardua!»
Di nuovo ai giovani è dedicato il Premio Ceppo Giovani, coordinato da Paolo Fabrizio Iacuzzi e da Leonardo Soldati, il cui intento è promuovere lo studio dei rapporti tra letteratura e cinema a partire proprio da Mauro Bolognini, uno dei principali autori ad aver portato sul grande schermo la grande letteratura.
La kermess sarà chiusa lunedì 24 ottobre dalla conferenza “Bolognini. Da Carosello all’opera lirica”, tenuta da Roberto Cadonici alle ore 16,45 presso l’università “Vasco Gaiffi” di Pistoia.
Il programma completo sul sito https://lnx.centromaurobolognini.it/
Foto: Ludovica Bargellini