Poco meno di 86mila e 500 presenze a teatro nel 2013 dove la fanno da padrone gli spettacoli per ragazzi e, tra gli adulti, come sempre la prosa. 277 persone di media agli eventi (ivi compresi gli appuntamenti di cultura genericamente intesi), oltre 4250 abbonamenti, oltre 450 aperture di sipario e un micro segno positivo sul bilancio, più 5mila euro circa. Ricavi per 6milioni e 547mila euro, costi per 6milioni e 371mila, più le imposte. Sono i numeri dei Teatri sciorinati nella tradizionale cena sul palco del Valli alla presenza dei soci, dei sostenitori e della stampa.
A fare gli onori di casa il direttore Giuseppe Gherpelli e quello artistico Gabriele Vacis; un bilancio che tiene dunque con numeri più che discreti rispetto a quelli di altre città italiane anche se si deve sempre fare i conti con la qualità dei prodotti e coi cordoni di una borsa via via fattasi sempre più stretta. Esorcizzato anche quest’anno lo spettro della crisi, lo sterile dibattito culturale fin qui andato in scena, specie ad opera di chi cerca un riposizionamento davanti al nuovo esecutivo cittadini, dovrà per forza considerare quella che rimane, culturalmente parlando appunto, la forza principale e comunque la più autorevole della comunità reggiana.
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