Ora che il ballottaggio tra i portieri si è definitivamente risolto a favore di Neto ,per Vincenzo Montella resta un dubbio da risolvere: in quale ruolo deve giocare Jovetic da troppo tempo a digiuno di gol? Nella conferenza stampa alla vigilia della partita col Napoli, Montella era stato chiaro: vorrei che Jo Jo non si allontanasse mai dall’area di rigore per sfruttare i palloni che giocatori come Borja Valero, Cuadrado. Aquilani (in assenza di Pizarro) possono fornirgli con una certa continuità. Sul campo, poi, si è visto tutto il contrario: Jovetic ha corso come un dannato, si è impegnato al massimo, ma in area di rigore si è visto raramente e i suoi tiri sono stati pochi e velleitari. Ormai lo sanno alla perfezione tutti coloro che si occupano della Fiorentina, all’interno e all’esterno del campo: il “vero” Jovetic, quello che fa sognare i tifosi e che le più forti squadre europee vorrebbero ingaggiare, lo abbiamo visto e rivisto nella prima parte del campionato, quando aveva ai suoi ordini Ljajic (allora in grande condizione) e poteva sfruttare una delle sue doti riconosciute:il senso del gol. Poi Ljajic è gradatamente scomparso e al fianco di Jovetic ha giocato soprattutto Toni che, naturalmente, ha il suo regno proprio nell'area di rigore e il montenegrino ha dovuto adattarsi e cambiare gioco. Finchè Toni ha retto e ha segnato la bellezza di sei gol il problema non è emerso. Poi Toni ha avuto un giustificatissimo calo e le responsabilità di Jovetic sono enormemente cresciute. Sarebbe spettato a lui cantare e portare la croce.In qualche occasione è riuscito a farlo,poi anche lui ha avuto un sensibile calo. Il suo bilancio di gol (8 nel girone d’andata) resta soddisfacente, ma da Jovetic, come ha fatto notare Montella, i tifosi e lo stesso allenatore, è lecito pretendere di più. Quella dei due gol a partita è una chiara provocazione, ma il digiuno di Jovetic è un motivo di discussione e provocazione. Montella avrebbe voluto al suo fianco Di Natale, ma la vicenda è nota: tra il tecnico viola e il goleador dell’Udinese c’è stata una serie di telefonate che non hanno avuto l’esito sperato a causa del veto della società bianconera e dal mercato è arrivato Larrondo, centravanti che nel Siena ha trovato pochissimo spazio. Saprà Larrondo dare una mano a Montella per risolvere il problema ? E’ probabile che Larrondo parta titolare -insieme a Jovetic- nella trasferta di domenica a Catania. Per Larrondo si tratterebbe di un autentico esame. Se lo supera, bene.In caso contrario Montella tornerà in pressing su Pradè e Macia per l’arrivo di un altro attaccante, in attesa di Giuseppe Rossi che potrà scendere in campo, nel migliore dei casi, soltanto in aprile. La domanda, a questo punto, è legittima: il calciomercato di gennaio e, soprattutto,il “budget” della Fiorentina potranno offrire a Montella il giocatore che gli manca? In questo momento bisogna sperare che Larrondo si dimostri un attaccante superiore all’attesa e che Toni e Ljajic ritrovino al più presto la condizione di qualche mese fa. Da Pradè e Macia non si possono chiedere sempre miracoli, dopo i tanti fatti al calciomercato estivo.
Raffaello Paloscia