Dopo il sindaco Delrio e l’assessore al traffico Paolo Gandolfi il Comune di Reggio perde un altro pezzo: il direttore generale Mauro Bonaretti infatti di dimette per seguire il Delrio a Roma. Bonaretti sarà il capo di gabinetto del neo ministro agli Affari regionali.
Il municipio così si svuota mentre la strada per la Capitale è sempre più affollata. Ora però a Reggio bisognerà fare i conti con le assenze, che cominciano a essere numerose anche perché non sono ruoli di secondo piano quelli vacanti. Dopo la gestione quantomeno discutibile della “decadenza” del sindaco Delrio, ora anche la macchina organizzativa si trova senza una guida. E nonostante il primo cittadino abbia garantito che “il lavoro è programmato”, la realtà a questo punto è che la città potrebbe stare per un anno con un governo paralizzato, guidato da un vicensindaco e da una giunta non eletti.
Intanto il capogruppo di Progetto reggio Giacomo Giovannini attacca: “La scelta di Delrio di non sostituire tutti i pezzi che sono venuti via via a mancare, sia in Giunta che nella macchina organizzativa, dimostra che probabilmente vi sono molti ruoli di cui si può fare a meno. Manca solo la soppressione dei quattro Direttori d’area e la proposta di semplificazione che avanzammo qualche mese fa (respinta dal PD) sarà attuata con grande beneficio delle casse municipali”.
“Tra le macerie che lascia questo Sindaco – prosegue Giovannini – va iscritta senz’altro anche la situazione della macchina comunale, a fine mandato, non avendo fatto alcun concorso come avevamo suggerito, con la legge Brunetta si troverà nella situazione di non riuscire a sostituire tutti i dirigenti a tempo determinato (sono quasi il 60%) lasciando scoperti numerosi Servizi strategici. Il segno che la consiliatura è terminata con un anno di anticipo è chiaro come il fallimento del Pd”.