Il D-Day 70 anni fa

Roberto Fieschi

Il D-Day 70 anni fa
In questi giorni i media dedicheranno ampio spazio all’operazione che settant’anni fa portò all’apertura del secondo fronte in Europa. E’ probabile che, come anche negli anni passati, questa grandiosa e perfetta impresa militare venga presentata, più o meno esplicitamente, come il maggiore e definitivo contributo alla sconfitta della Germania nazista. Se guardiamo all’insieme delle vicende militari che hanno preceduto e seguito il D-Day, come cerco di fare nelle righe seguenti, si deve constatare che così non è stato.

Precedenti

1º settembre 1939 – alle 04:45 di mattina i tedeschi scatenano la campagna di Polonia.

3 settembre 1939 – la Gran Bretagna e la Francia dichiarano guerra alla Germania.

17 settembre 1939 – l’Unione Sovietica,in linea con il patto Molotov-Ribbentrop, aggredisce la Polonia da est.

10 maggio 1940,- guerra lampo (Blitzkrieg): le truppe tedesche attaccano i Paesi Bassi e il Belgio ed entrano in Francia dando il via alla Campagna di Francia

22 giugno 1940 – il generale Charles Huntziger, rappresentante della delegazione francese, e il generale Wilhelm Keitel, capo di Stato Maggiore della Wehrmacht, firmano l’armistizio.

22 giugno 1941 – la Germania, rompendo il patto di non aggressione del 1939 con l’URSS, scatena la gigantesca operazione Barbarossa.

7 dicembre 1941 – bombardamento giapponese della base navale statunitense di Pearl Harbor; gli Stati Uniti d’America il giorno dopo dichiarano guerra al Giappone.

2 febbraio1943 – resa dei tedeschi a Stalingrado]; inizia così ritirata e la sconfitta delle forze armate naziste.

3 settembre 1943 – dopo la caduta del Fascismo,(25 luglio), l’Italia firma l’armistizio con gli Anglo-Americani; sarà reso poi pubblico l’8 settembre.

Operazione Overlord

28 novembre – 1º dicembre 1943 : Conferenza di Teheran; è stata la prima occasione nella quale si riuniscono i “tre Grandi” della Seconda Guerra Mondiale: Stalin, per l’Unione Sovietica, F.D. Roosevelt, per gli Stati Uniti d’America, e Churchill per la Gran Bretagna. Viene presa la decisione di attaccare il Vallo Atlantico, allo scopo di aprire il secondo fronte, insistentemente richiesto da Stalin, con il duplice intento di liberare la Francia e di sottrarre risorse alle forze tedesche impegnate sul fronte orientale contro l’Armata Rossa.

Da sinistra: Stalin,  Roosevelt e  Churchill
Da sinistra: Stalin, Roosevelt e Churchill

6 giugno 1944 – prende il via l’Operazione Overlord con lo Sbarco in Normandia; ebbe termine il 26 agosto con la liberazione di Parigi.
Lo sbarco in Normandia (nome in codice operazione Neptune, parte della più ampia operazione Overlord), fu la più grande invasione anfibia della storia, messa in atto dalle forze alleate per aprire un secondo fronte in Europa e attaccare così la Germania nazista anche da est. Lo sbarco avvenne sulle spiagge della Normandia, nel nord della Francia, alle 6:30 del mattino di martedì 6 giugno 1944, data nota come D-Day. Nelle settimane seguenti le operazioni continuarono con la campagna terrestre (battaglia di Normandia)], che ebbe lo scopo di rafforzare ed espandere la testa di ponte nella Francia occupata, fino alla liberazione di Parigi e la ritirata dei tedeschi oltre il fiume Senna (completata il 30 agosto).

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L’evento ha avuto importanza per l’eccezionale quantità, senza precedenti nella storia, di uomini, mezzi navali, armamenti e veicoli coinvolti, e per la capillare e lunga organizzazione strategica e logistica che l’ha preceduto, vanto della capacità organizzativa anglosassone, a cui lo stesso Stalin rese omaggio nel suo celebre telegramma di congratulazioni del 12 giugno 1944.
« La storia delle guerre non conosce un’impresa simile per vastità di concezione, grandiosità di proporzioni e maestria di esecuzione »
(Stalin, telegramma indirizzato a Winston Churchill )

Le perdite

Colleville: tombe dei 9387 soldati americani sepolti nel cimitero di Colleville s/mer. Il cimitero di guerra USA sembra un grande giardino costellato di croci bianche

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La Cambe: il più grande cimitero militare della Bassa Normandia con una superficie di 7 ettari riunisce i corpi di 21.300 soldati tedeschi. Al centro un tumulo di grandi dimensioni, sormontato da una grande croce fiancheggiata da statue, segna il luogo dove sono sepolti i resti di 296 soldati non identificati.

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Il prezzo dell’Operazione Overlord il 6 giugno fu di circa 4 400 morti fra gli Alleati: 2 500 americani e 1 900 fra britannici e canadesi)]. Il numero totale delle perdite tedesche non è conosciuto, ma si stima sia stato tra 4 000 e 9 000.

Conseguenze

Il successo della campagna di Normandia permise agli Alleati di mettere in campo in Europa le loro enormi riserve di uomini e mezzi ammassate con una preparazione di quasi quattro anni, di partecipare attivamente alla fase finale della distruzione della Germania nazista e di raggiungere le posizioni strategico-politiche stabilite dai tre Grandi a Teheran nel 1943 e quindi a Jalta nel 1945.

Militarmente la campagna non fu forse decisiva come altre campagne della seconda guerra mondiale (in specie le colossali battaglie del fronte russo), ma da un punto di vista geostrategico permise agli Alleati di fermare la possibile sovietizzazione dell’Europa occidentale .. Due anni di vittoriose offensive sovietiche e la serie di sanguinose sconfitte inflitte alla Wehrmacht dall’Armata Rossa rendono plausibile questa ipotesi.
Tuttavia Stalin fu sempre a favore del Secondo fronte, anche perché convinto che una vittoria totale esclusivamente sovietica avrebbe avuto costi troppo elevati. Stalin probabilmente mai ipotizzò piani di conquista dell’Europa, che sapeva irrealizzabili senza una nuova guerra assolutamente impensabile.
Lo sbarco e la battaglia di Normandia hanno un’importanza centrale , tuttavia questa operazione strategica iniziò quando la Wehrmacht era già stata molto indebolita dalle aspre e sanguinose battaglie sul fronte orientale dove sovietici e tedeschi combattevano da tre anni. In questo teatro bellico i sovietici erano vittoriosi da quasi due anni. Sul fronte russo la Wehrmacht aveva già subito almeno 2 milioni di morti e alcuni milioni di feriti.
Nel giugno 1944, 3/4 delle forze armate tedesche erano impegnate sul fronte orientale, dove erano presenti circa 180 divisioni contro le 60 su quello occidentale. E questo dice molto sul contributo dell’URSS alla sconfitta della Germania nazista.
“Mai più guerre”, pensavano e credevano molti di noi alla fine di questo tremendo massacro.

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