Nel primo trimestre 2020 si stima un’ampia diminuzione su base annua delle esportazioni reggiane (-9,9%), superiore alla media nazionale (-1,9%). Lo rileva l’Istat nella pubblicazione dei dati sulle esportazioni nel primo trimestre 2020.
La flessione tendenziale dell’export interessa tutte le aree geografiche di destinazione dei prodotti made in Reggio ed è più ampia per Regno Unito (-22,7%), Turchia (-17,1%), Germania (-15,8) e Francia (-12,4%).
Nel periodo gennaio-marzo 2020 il calo delle vendite è stato più pesante per prodotti in metallo (-17,4%), mezzi di trasporto (-16,6%), apparecchi elettrici (-13,8%), macchinari (-11,9%) e abbigliamento (-8,4%).
“I dati forniti dall’Istat sono eloquenti e generalizzati a quasi tutti i comparti produttivi. Ancora più drammatiche le previsioni, perché va tenuto conto che stiamo commentando i risultati del primo trimestre, che è stato interessato solo in minima parte dal lockdown.
La fotografia emersa riflette la gravità della crisi e i timori per il futuro del nostro sistema produttivo, che trovano conferma anche nelle previsioni diffuse dai principali istituti di ricerca economica e dalle istituzioni internazionali. Per evitare un crollo della tenuta economica e sociale il nostro Paese è tenuto e mettere in campo, insieme alla BCE e all’Europa, tutte le risorse disponibili per sostenere la liquidità delle imprese e delle famiglie e dare corso a quelle riforme e quegli investimenti a lungo rinviati e ormai non più prorogabili” – commenta Mauro Macchiaverna, Vicepresidente Unindustria Reggio Emilia, con delega al Credito, Finanza e Progetti Speciali.