Il Correggio ritrovato

Esposta al Museo correggese fino al 17 marzo l’opera “Sant’Agata” di Antonio Allegri

Correggio accoglie un capolavoro del proprio “figlio” più caro: grazie alla collaborazione tra l’amministrazione comunale e l’associazione “Amici del Correggio e del Museo civico Il Correggio”, la “Sant’Agata”, opera di Antonio Allegri, sarà infatti esposta al Museo Il Correggio, per un evento straordinario che si protrarrà fino al prossimo 17 marzo 2019.

L’esposizione dell’opera sarà accompagnata da una serie di incontri e appuntamenti, a partire da sabato 22 settembre.

La “Sant’Agata” è una piccola tavola (29×24 cm) che Antonio Allegri dipinse nella maturità della sua carriera, forse come omaggio a una persona cara. L’identificazione con Sant’Agata poggia sugli attributi agiografici e di martirio ben rilevabili nell’opera. La tavola proviene da una famiglia di Fano, alla quale era giunta dopo il dono ottocentesco di un nobile inglese al dottor Angelo Zotti di Senigallia. Dario Fo, che ha ben conosciuto il quadro, riteneva che nel volto di Sant’Agata si ritrovassero i lineamenti di Jeronima, la giovanissima sposa del Correggio. Tutte le più recenti perizie artistiche e scientifiche lo certificano come assolutamente autografo.

“L’esposizione della Sant’Agata è un evento culturale molto significativo per la nostra città”, commenta il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, “perché è grazie ad Antonio Allegri che il nome di Correggio è celebre in tutto il mondo. La collaborazione con l’associazione “Amici del Correggio” si inserisce in un percorso, intrapreso dall’amministrazione comunale, che intende riunire e far collaborare tutti gli studiosi che a vario titolo si occupano dell’approfondimento e della valorizzazione dell’opera dell’Allegri, a partire dalla Fondazione Il Correggio, dall’associazione Amici del Correggio e dal nostro Museo Civico. Nei prossimi mesi, dunque, la nostra città vedrà numerose iniziative accompagnare l’esposizione del quadro, proprio per sottolineare come questo evento coinvolga tutta la città, valorizzandone gli aspetti culturali e quelli legati all’accoglienza e all’offerta turistica”.

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